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Piccaluga: avvisi garanzia a ex Cda Casinò, nessuno ha intascato soldi

29 novembre 2017 - 14:20

L'ex sindaco del Comune di Campione d'Italia, Maria Paola Mangili in Piccalkuga, evidenzia come i mancati trasferimenti del Casinò sono serviti a tenere in piedi l'azienda.

Scritto da Anna Maria Rengo
Piccaluga: avvisi garanzia a ex Cda Casinò, nessuno ha intascato soldi

“Nessuno si è messo in tasca dei soldi”. Lo afferma l'ex sindaco di Campione d'Italia, Maria Paola Mangili in Piccaluga, nel commentare la notizia degli avvisi di garanzia inviati ai componenti del passato consiglio di amministrazione del Casinò, inviati nell'ambito dei controlli della Guardia di Finanza nelle sedi di Comune e Casa da gioco. “Quello che è mancato è stato, semmai, il trasferimento di una certa somma al Comune, cosa che chiariranno i componenti del vecchio Cda, tenendo tuttavia conto che le Casa da gioco hanno tutte diminuito o quasi azzerato il contributo ai comuni di appartenzenza, in maniera tale da far stare in piedi l'azienda. Penso dunque che se non sono stati versati soldi al Comune di Campione, è stato per tenere in piedi la Casa da gioco”.

Piccaluga aggiunge: “Nonostante questi mancati versamenti, la mia amministrazione è sempre riuscita a pagare gli stipendi, e non facendo solo debiti, perché ad esempio nel 2017, fino al mese di maggio, il Casinò aveva versato al Comune 8 milioni di euro, cui aggiungere i 7,1 milioni di euro arrivati dal governo. Va inoltre tenuto presente il favorevole cambio attuale tra franco ed euro, di cui sono molto contenta. Ho sempre detto, anche al presidente della Repubblica, che il Comune di Campione d'Italia non è facile da amministrare, ma non si può parlare solo di debiti quando si fa riferimento alla mia amministrazione, che ha gestito oculatamente sia quelli del Comune che quelli del Casinò, In qualche occasione il nuovo sindaco Roberto Salmoiraghi ha detto che al momento di lasciare la guida del Comune, nel 2006, aveva lasciato in cassa 34 milioni di franchi, ma ha dimenticato di dire che aveva lasciato anche 116 milioni di franchi di debiti del mutuo del Casinò”.

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