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Chatrian: 'Dimostrato nuovo modo di amministrare bene comune'

07 ottobre 2017 - 08:30

In qualità di assessore alla Finanze della Regione Val d'Aosta, Albert Chatrian traccia un bilancio della sua attività, anche sul Saint Vincent Resort & Casino.

Scritto da Redazione
Chatrian: 'Dimostrato nuovo modo di amministrare bene comune'

Laurent Vierien (Uvp) governatore ed Ego Perron (Uv) assessore alle Finanze. Questi i nomi che saranno contenuti nella mozione di sfiducia costruttiva che di fatto sancirà la fine del governo Marquis e la nascita, in Consiglio Valle, di una nuova maggioranza, dove torneranno Uv e Pd.

Albert Chatrian (Alpe), sceglie la sua sua pagina Facebook per tracciare un bilancio della sua attività come assessore (ormai uscente, se la mozione sarà approvata dal Consiglio Valle) al Bilancio e alle Partecipate. Un mandato durato sette mesi, durante il quale grande attenzione, come noto, è stata dedicata al Saint Vincent Resort & Casino, dovendo gestire da un lato la difficilissima situazione finanziaria, dall'altro la procedura già aperta per il licenziamento collettivo di 264 dipendenti: emergenze affrontate con l'approvazione della legge sul risanamento della società di gestione e poi del piano di ristrutturazione, e con l'accordo con i sindacati firmato lo scorso 10 luglio.

"Data la mia consuetudine di rendere note su Fb le mie riflessioni su quanto mi accade intorno - scrive Chatrian - non posso non 'parlarvi' di quella che è stata per me una grande opportunità, un’esperienza che ritengo comunque estremamente interessante.

Sette mesi fa, quando abbiamo aderito al progetto di cambiamento che ha portato al cambio di maggioranza, ho accettato di fare l’assessore ben conscio delle responsabilità che mi assumevo e delle difficoltà cui stavamo andando incontro. Come altri colleghi, ho cercato di dare il meglio di me stesso quanto ad impegno personale, dedicando davvero tutte le mie energie fisiche e mentali a quello che ritenevo meritasse la Valle d’Aosta: un’opportunità per uscire dal torpore soffocante che certa politica aveva imposto.
Al di là di tutto, questa esperienza mi ha permesso di imparare tanto e di conoscere grandi persone, sia all’interno dell’amministrazione sia all’esterno. Ho avuto modo di apprezzare professionalità e competenze, ciò che mi ha ulteriormente convinto che, se si vuole, le risorse umane per fare bene ci sono, basta saperle apprezzare e motivare.
Dal punto di vista umano mi sento arricchito, oltre che fiero di aver potuto dimostrare, insieme ad altri, che si può fare diversamente, che c’è un modo diverso di amministrare il bene comune.
Rivendico ognuna delle mie scelte, perché so di essermi mosso sempre con onestà e buon senso, senza decadere nella facile politichetta del favore personale o del consenso elettorale. Rivendico anche di non aver mai utilizzato la via del facile annuncio mediatico o della facile visibilità che offre la presenza agli eventi, alle ricorrenze pubbliche, alle feste e alle premiazioni.
Pur ammettendo che si poteva forse fare di più e meglio, nonostante le difficoltà che ho dovuto affrontare, nonostante il poco tempo che ho avuto a disposizione, rifarei tutto.
Approfitto di questo scritto per ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato nelle fatiche quotidiane, ma anche coloro che mi hanno sostenuto moralmente esprimendosi sui social, magari con un messaggino di incoraggiamento o con un semplice apprezzamento. Siete stati tantissimi! Vi esprimo tutta la mia gratitudine.
Spero non mi abbandoniate, anche perché di argomenti da trattare e di cose da raccontare ce ne sono davvero tante. Avremo tempo e modo per farlo, soprattutto perché è d’obbligo far aprire gli occhi e le orecchie ai valdostani.
Che il sistema è ammalato lo diciamo da anni, è vero, però durante e dentro quest’ultima vicenda abbiamo avuto modo di toccare con mano quanta ipocrisia, quanto opportunismo e quanto interesse privato si mascherano dietro i proclami di certi salvatori della 'petite patrie'.
Avremo modo anche di chiedere scusa per essere stati così ingenui da credere che certi personaggi si fossero ravveduti e che, avendo a cuore la Valle d’Aosta, avessero deciso di tentare con noi una nuova via.
Al progetto di cambiamento io ci credevo e ci credo ancora, e a quel progetto continuerò a lavorare".
LA MOZIONE DI SFIDUCIA - Ed è infatti stata depositata nella mattinata di oggi, 7 ottobre, la mozione di sfiducia costruttiva nei confronti del presidente della Regione, Pierluigi Marquis, ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale n. 21/2007. Come informa la presidenza del Consiglio, hanno sottoscritto l'iniziativa i consiglieri di Uv Luca Bianchi, Paolo Contoz, Joël Farcoz, David Follien, Aurelio Marguerettaz, Ego Perron, Emily Rini, Augusto Rollandin e Renzo Testolin; di Uvp Luigi Bertschy, Nello Fabbri, Vincenzo Grosjean, Alessandro Nogara e Laurent Viérin, di Pd-SVdA, Paolo Cretier e Jean-Pierre Guichardaz; di Epav Mauro Baccega e André Lanièce.
La mozione indica quale candidato alla carica di presidente della Regione il consigliere di Uvp Laurent Viérin, e la seguente articolazione degli assessorati e i nominativi dei componenti della giunta: Aurelio Marguerettaz (Uv) al turismo, sport, commercio e trasporti; Alessandro Nogara (Uvp) all'agricoltura e risorse naturali; Jean-Pierre Guichardaz (Pd-SVdA) alle attività produttive, energia, politiche del lavoro e ambiente; Ego Perron (Uv) al bilancio, finanze, patrimonio e società partecipate; Emily Rini (Uv) all'istruzione e cultura e vicepresidente della Regione; Luigi Bertschy (Uvp) alla sanità, salute e politiche sociali; Mauro Baccega (Epav) alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica. Inoltre, l'iniziativa contiene in allegato il programma di governo.
Ai sensi dell'articolo 106 del Regolamento interno del Consiglio, la mozione di sfiducia costruttiva non può essere messa in discussione e votata prima di tre giorni e dopo quindici giorni dalla data di presentazione ed è approvata a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati, per appello nominale.
La data di convocazione del Consiglio regionale per la sua discussione è stabilita dal presidente del Consiglio, sentita la conferenza dei capigruppo: il presidente Andrea Rosset ha convocato la Conferenza per lunedì 9 ottobre, alle ore 11.30.

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