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Venezia, Zuin: 'Lavoratori del Casinò siano responsabili'

22 maggio 2017 - 16:50

L'assessore al Bilancio Michele Zuin invita al senso di responsabilità di lavoratori del Casinò di Venezia.

Scritto da Redazione
Venezia, Zuin: 'Lavoratori del Casinò siano responsabili'

"L'Amministrazione comunale – commenta l'assessore veneziano alle Società partecipate Michele Zuin - si sta impegnando per dare un futuro alla Società (il Casinò di Venezia Ndr) e ai suoi lavoratori. É fondamentale che tutti quei dipendenti, soprattutto giovani, che hanno una prospettiva di lungo termine all'interno della Casa da Gioco capiscano gli sforzi che stiamo facendo sia per risanare la Società che per superare le differenze retributive generazionali".

Rispetto alle affermazioni delle Organizzazioni Sindacali in merito all'operazione di conferimento del ramo d'azienda avvenuto nel corso del 2016, continua Zuin, "è necessario, per poter replicare, rappresentare la struttura e le finalità dell'operazione. La nuova Amministrazione Comunale insediatasi nel 2015 ha dovuto affrontare fin dall'inizio del suo mandato la delicata e complessa situazione del Gruppo del Casinò. Infatti è opportuno ricordare che l'assetto societario del Gruppo era strutturato per l'operazione di privatizzazione della gestione della Casa da Gioco approvato dalla precedente Amministrazione nel corso del 2013. Detta struttura vedeva, infatti, l'esistenza di una società (Cmv Spa) a cui erano stati attribuiti tutti i beni (Cà Vendramin, Cà Noghera, terreni del Quadrante, Palazzo del Casinò del Lido) e tutti i debiti del Gruppo. Ciò al fine di avere la società Casinò di Venezia Gioco che mantenesse solo i rapporti di lavoro e che quindi potesse essere ceduta all'aggiudicatario della gara che sarebbe subentrato nella gestione.

Il venir meno della prospettiva della privatizzazione (conformemente alle linee programmatiche di mandato del Sindaco), e la volontà di rilanciare e valorizzare la Casa da Gioco rendeva necessario ripristinare la situazione precedente in coerenza con la scelta di non privatizzare. In particolare, sotto il profilo societario, per conseguire i predetti obiettivi di rilancio della Casa da Gioco e di risanamento economico-finanziario di entrambe le società, si è previsto il conferimento da parte di Cmv Spa a CdiVG Spa del ramo d'azienda organizzato e funzionale alla gestione della Casa da Gioco, costituito da un insieme di beni, crediti e rapporti contrattuali comprendenti anche gli immobili di Ca' Vendramin e di Ca' Noghera, con relativi impianti e opere storico-artistiche, nonché dai terreni annessi alla sede di Ca' Noghera potenzialmente utilizzabili per un ampliamento della stessa oltre alle connesse posizioni debitorie".
Inoltre, "risulta evidente che questa operazione, oltre ad essere funzionale al mantenimento della Gestione della Casa da Gioco in capo al Comune, ha consentito di far emergere una plusvalenza da conferimento di circa 9 milioni di euro nel bilancio di Cmv Spa permettendo, cosi, da un lato di consolidare l'equilibrio economico della società capogruppo e dall'altro di capitalizzare la Casinò di Venezia Gioco Spa per un importo complessivo di 1,8 milioni senza esborsi di denaro da parte del Comune. Inoltre è proprio per la ricollocazione dei beni che la Casinò di Venezia Gioco Spa non ha dovuto più pagare il corrispettivo per l'affitto degli immobili su cui gravava un'Iva indetraibile.
Quindi, alla luce di questa breve ricostruzione, è del tutto evidente che, se non ci fosse stata l'operazione societaria che le organizzazioni sindacali oggi criticano, il problema dell'equilibrio economico e patrimoniale della Casinò di Venezia Gioco Spa si sarebbe manifestato nel corso dei primi mesi del 2016, (infatti il patrimonio netto della Società era di soli 350 mila euro circa ) con tutte le conseguenti criticità. E' solo grazie alla sana gestione del bilancio 2016 del Comune - conclude Zuin - che si sono create le condizioni per poter oggi intervenire e mettere in riequilibrio il bilancio della Casinò di Venezia Gioco Spa. approvando, per la prima volta dopo diciotto anni, un investimento strutturale (tra ricapitalizzazione e supporto finanziario all'investimento) di 7,5 milioni di euro nella sede della Casa da Gioco di Ca' Noghera che, per merito del criticato conferimento, risulta essere di proprietà della società di gestione".
 
 

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