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Casinò Saint Vincent, Consiglio di Stato conferma sì a lavori di sistemazione

27 luglio 2016 - 11:59

Il Consiglio di Stato respinge ricorso di proprietaria di immobile contro i lavori di sistemazione della sala multiuso del Casinò di Saint Vincent.

Scritto da Fm
Casinò Saint Vincent, Consiglio di Stato conferma sì a lavori di sistemazione

 

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto dalla comproprietaria di un immobile situato nelle vicinanze del Casinò de la Vallée a Saint Vincent per l'annullamento del decreto del Presidente della Regione Valle d’Aosta n. 20 del 28 gennaio 2014, di approvazione del progetto relativo ai lavori di sistemazione della sala multiuso della casa da gioco.


La ricorrente aveva chiesto l'annullamento del decreto del Presidente della Regione Valle d’Aosta n. 20 del 28 gennaio 2014, recante l’approvazione di un progetto relativo ai lavori di sistemazione della sala multiuso del Casinò della Vallèe di Saint Vincent, consistenti nella realizzazione di una pensilina stabile di grandi dimensioni di copertura dell’ingresso secondario del Casinò.

 

In precedenza il Tar per la Valle d’Aosta aveva accolto in parte un ricorso analogo sullo stesso intervento, "rilevando che l’approvazione del progetto non era stata preceduta da uno studio di compatibilità dell’intervento con lo stato di pericolosità idraulica né da uno studio di compatibilità con lo stato di dissesto in essere".


"Il Collegio - si legge nella pronuncia del Consiglio di Stato - esclude che tra le due controversie – quella attualmente pendente avanti a questo Consiglio in sede giurisdizionale e quella in esame – sussista un rapporto di pregiudizialità necessaria. Indubbiamente tra le due cause sussistono molteplici punti di contatto, ma i provvedimenti impugnati sono differenti e poggiano su distinte istruttorie. Non si ravvisano, pertanto, ragioni per disporre la sospensione del presente giudizio, in attesa della definizione della parallela controversia instaurata in sede giurisdizionale".
 
I giudici infine ricordano che "il decreto gravato è stato adottato ai sensi dell’art. 29 della L.R. Valle d’Aosta 6 aprile 1998, n. 11, che, nella parte d’interesse, dispone e disponeva (fatta eccezione per le parole tra parentesi tonde) quanto segue: '1. Le opere pubbliche regionali e le opere volte a soddisfare importanti interessi economici, sociali e culturali di rilievo regionale difformi, incoerenti o contrastanti con le determinazioni degli strumenti urbanistici comunali, possono essere realizzate mediante un'intesa tra la Regione ed il Comune territorialmente competente, secondo la procedura di cui al presente articolo. Invero, siffatta disposizione prevede, tra l’altro, che possano essere realizzate previa intesa tra la Regione e il Comune le opere pubbliche regionali, ma anche le opere volte a soddisfare importanti interessi economici, sociali e culturali di rilievo regionale (che siano difformi, incoerenti o contrastanti con le determinazioni degli strumenti urbanistici comunali). Orbene, premesso che rimane affidata all’ampia discrezionalità delle amministrazioni procedenti individuare quali siano le opere di interesse economico, sociale e culturale di rilievo regionale, va osservato che nel caso di specie la Regione non ha certamente travalicato i limiti della ragionevolezza di tale esercizio di discrezionalità, essendo notoria la rilevanza economica, turistica, sociale e culturale del Casinò di Saint Vincent".

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