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Riordino partecipate, Madia: 'Rafforziamo il potere della Corte dei Conti'

13 maggio 2016 - 08:36

Il ministro Maria Anna Madia illustra in commissione Bilancio i contenuti del dlgs sulle società a partecipazione pubblica, anche quelle che gestiscono casinò.

Scritto da Anna Maria Rengo
Riordino partecipate, Madia: 'Rafforziamo il potere della Corte dei Conti'

Alla Camera è cominciato l'esame da parte della quinta commissione Bilancio dello schema di decreto legislativo recante testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, tra cui anche quelle che gestiscono casinò. Intervenuta ai lavori della commissione, il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Maria Anna Madia ha evidenziato come “lo schema di decreto in oggetto si inserisce nel quadro della delega volta ad affrontare i numerosi profili della riforma della pubblica amministrazione, con l’obiettivo di sistematizzare organicamente in un testo unico una materia che nel corso dell’ultimo decennio ha visto susseguirsi interventi spesso disorganici e tali da dar luogo ad un complesso quadro di regole talvolta di incerta interpretazione ed applicazione”.

Una delle finalità principali del provvedimento è quella di porre “un argine al proliferare delle società a partecipazione pubblica, che non sempre perseguono nella pratica un interesse generale e quindi non giustificano una partecipazione da parte di pubbliche amministrazioni. Proprio per rendere più rigorosi i requisiti per la sussistenza di partecipazioni pubbliche in società, si introducono puntuali criteri per la costituzione di società o per l’acquisizione di partecipazioni societarie da parte di soggetti pubblici, prevedendo anche i casi in cui, venendo meno l’interesse generale per giustificare tale partecipazione, si deve adottare un piano di riassetto volto alla messa in liquidazione della società partecipata o all’alienazione della partecipazione pubblica. Inoltre, per garantire una puntuale applicazione di tale disciplina, si prevedono sanzioni e poteri sostitutivi per gli enti territoriali inadempienti”. Madia fa presente che “nell’ottica di rendere più rigoroso il procedimento per la costituzione di una società a partecipazione pubblica o per l’acquisizione di partecipazioni pubbliche, si prevede che il relativo atto deliberativo – che deve essere motivato con riferimento alla necessità della partecipazione societaria per il perseguimento delle finalità istituzionali – debba essere inviato prima dell’adozione alla competente sezione della Corte dei conti che, in tal modo, viene ad esprimere un parere preventivo sullo schema di atto deliberativo di costituzione di una partecipata pubblica ovvero di acquisizione di partecipazioni da parte di una amministrazione pubblica. Ciò dimostra che, al contrario di quanto paventato da alcuni commentatori, l’intento del Governo è quello di rafforzare le funzioni e il ruolo della Corte dei conti nella materia delle società a partecipazione pubblica, prevedendo una valutazione anche preventiva dei magistrati contabili ogni qualvolta si utilizzino risorse pubbliche per acquisire partecipazioni societarie”. In conclusione, Madia ha rilevato che con il provvedimento in oggetto “il Governo, tra l’altro, intende rafforzare i controlli sulla corretta acquisizione e gestione delle partecipazioni da parte di pubbliche amministrazioni”. In questo quadro c'è “la massima disponibilità ad apportare eventuali correttivi al testo per fare maggiore chiarezza, ove lo si ritenga necessario a seguito della discussione parlamentare, anche con riguardo allo specifico tema dei controlli della Corte dei conti”.

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