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Casinò e delega, lavori in corso ma nel nuovo testo si parla solo di vincite

04 giugno 2015 - 11:12

Anche se circola una nuova versione del decreto legislativo che darà attuazione all’articolo 14 sul gioco della legge delega al governo in materia fiscale, per quanto riguarda i casinò le previsioni restano immutate.

Scritto da Redazione

Ovviamente la bozza che Gioconews.it ha potuto visionare non è ancora definitiva e per avere l’ufficialità occorrerà aspettare la presentazione del Dlgs in consiglio dei ministri, il che non dovrebbe accadere prima di metà giugno, ma nel frattempo la proposta di riordino normativo anche del settore dei casinò non è recepita nel testo. Del resto, prima ancora di valutare i contenuti, c’è da capire se la delega può essere lo strumento normativo idoneo per il riordino del settore, come chiesto anche dalla Corte costituzionale in sentenze che, in realtà, hanno trent’anni.

 

Quindi, l’unica disposizione relativa alle case da gioco resta quella contenuta nelle precedenti bozze e che mira a dare esecuzione alla sentenza della Corte di giustizia europea del 22 ottobre 2014, ossia quella relativa alla tassazione delle vincite dei giocatori di poker italiani nei casinò esteri.

“1. Nel decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, all’articolo 69 il comma 1 è sostituito dai seguenti: “1. Fatte salve le disposizioni di cui al comma 1-bis, i premi e le vincite di cui alla lettera d) del comma 1 dell’articolo 67 costituiscono reddito per l’intero ammontare percepito nel periodo di imposta , senza alcuna deduzione.

1-bis. Le vincite corrisposte da case da gioco autorizzate negli Stati membri dell’Unione europea o nella Spazio economico europeo non concorrono a formare il reddito per l’intero ammontare percepito nel periodo di imposta.”.

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