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Cmv Spa, Zappalorto ricapitalizza società con un milione di euro

30 maggio 2015 - 07:51

Il commissario straordinario del Comune di Venezia, Vittorio Zappalorto, ha stanziato con un emendamento al bilancio preventivo 2015 un milione di euro per la ricapitalizzazione della Cmv Spa (la società immobiliare capogruppo del Casinò di Venezia).

Scritto da Anna Maria Rengo

La ricapitalizzazione serve a ricostituire il patrimonio netto della società così da consentire la sua attività per ancora qualche mese, in attesa di decisioni strategiche (che saranno ovviamente prese dalla nuova giunta) sulla struttura patrimoniale della Cmv Spa. La prevista cessione a Cmv Spa dell’usufrutto residuo da parte di Ca’ Farsetti dell’ex sede del Lido del Casinò dovrebbe scattare, come già annunciato da Gioconews.it, solo alla fine del 2017 e pertanto la società della casa da gioco non potrà introitare i 2 milioni d 200mila euro di affitti previsti dal piano industriale del 2015, indispensabili per pagare gli interessi passivi di circa 2,5 milioni di euro annui relativi al prestito Biis contratto nel 2007 e che sarebbe dovuto servire a fare degli investimenti nella sede nuova al Quadrante Tessera, ma che in realtà è servito per pagare al Comune parte dei trasferimenti previsti dalla convenzione del 2007 e non possibili in base al conto economico che non ha mai potuto sostenere i 107 milioni di euro di trasferimenti.

 

 

 

LA VICENDA - Nel piano industriale di Cmv Spa (approvato in assemblea il 30 gennaio 2015) era previsto che il Comune conferisse alla società l’usufrutto della sede del Casinò del Lido per i due anni e mezzo residui, fino a quando l’usufrutto e la nuda proprietà si congiungeranno, e che il Comune lo prendesse in affitto per poi concederlo in uso alla Biennale. Questa operazione non è stata portata avanti perché la rinuncia all’usufrutto poteva essere considerata un danno erariale. In precedenza, come anche sancito dall’assemblea dei soci che si era tenuta il 31 dicembre 2012, era stata deliberata la cessione al Comune l’immobile del Lido con controparte la presa in carico del prestito Biis e un conguaglio in denaro già versato all’epoca per 7 milioni di euro. Visto che entrambe le soluzioni approvate non si sono realizzate, occorre ora fare fronte al pagamento delle rate del prestito Biis per 370mila euro al mese, di cui 2,5 milioni di euro all’anno di interessi.

 

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