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Venezia, l’Ad del Casinò sulle barche di rappresentanza del Comune, Ca’ Farsetti: “Nessun abuso”

14 marzo 2014 - 16:24

Mentre il premier Matteo Renzi annuncia la sua decisione di mettere all’asta 150 auto blu, a Venezia infuria la polemica sul presunto “utilizzo improprio di autoveicoli e barche di rappresentanza”, scatenata dall’omonima interrogazione presentata dal consigliere del Movimento Cinque Stelle Gianluigi Placella.

Scritto da Amr

 

Tra i possibili abusi dei mezzi di rappresentanza il consigliere cita anche “quello dell'Ad del Casinò, Vittorio Ravà, che pur non avendone alcun diritto ha utilizzato la barca di rappresentanza per raggiungere Ca' Farsetti dalla sede della casa da gioco (il giorno 08.11.2013) e non si è trattato di un passaggio occasionale perché la barca è partita appositamente dalla sede”. Placella ha dunque chiesto al sindaco di spiegare, con riferimento a questo e ad altri casi, “se le persone trasportate con i natanti blu siano tutte realmente considerabili ‘... personalità nazionali o straniere’ che, in quanto ospiti dell'amministrazione, siano state autorizzate all'uso dei mezzi di rappresentanza dal Dirigente Responsabile, su proposta del Cerimoniale, come stabilito dall'art. 2 delle Disposizioni comunali (per Ravà e Rosa Salva il dubbio è piuttosto forte mentre nel caso del consigliere diplomatico non vi sarebbe poi neppure il requisito dell'uso saltuario dei mezzi, di cui si parla nella norma medesima). Si chiede inoltre, a tal proposito, di trasmettere copia delle specifiche autorizzazioni rilasciate al tempo, caso per caso”.

 

NESSUN ABUSO PER IL COMUNE – Non si è fatta attendere la replica di Ca’ Farsetti, che si è affidata a una nota per precisare che “questa Amministrazione sta adottando il principio del massimo contenimento nell’uso dei mezzi di servizio e nessun trasporto di componenti della giunta è avvenuto al di fuori delle disposizioni contenute nei regolamenti comunali”. Il Comune così risponde a quelle che definisce “polemiche strumentali sull’uso delle auto e barche in dotazione generate da un consigliere comunale di opposizione. Le indicazioni date sin dall’inizio di mandato sono chiare e sono state rispettate: i trasporti sono consentiti esclusivamente per motivi istituzionali e, tranne che per esigenze indispensabili, limitate e puntualmente motivate (sono tre le autorizzazioni da dicembre 2013), solo all’interno del territorio provinciale.

Questa Amministrazione, attraverso il piano triennale di razionalizzazione delle spese di funzionamento 2010-2012, ha previsto e adottato un piano di rottamazione per le vetture di servizio e ha disposto 5 alienazioni (quattro auto e un motoscafo); ha modificato le disposizioni che prevedevano l’uso esclusivo di un motoscafo per il sindaco estendendo il servizio alle esigenze della giunta e di chi ne ha titolo per regolamento.

Va nel senso della massima riduzione degli spostamenti anche l’introduzione della disposizione che prevede l’utilizzo di un unico servizio collettivo da piazzale Roma a Ca’ Farsetti nei giorni di riunione di giunta, così come collettivamente si organizzano i trasporti nelle occasioni in cui sia prevista la presenza indispensabile di più componenti della giunta.

Oggi il parco vetture è composto da tre macchine (una di queste segna 270 mila chilometri) e tre barche di cui una trasferita a costo zero dal Casinò di Venezia al Comune, oltre ad un piccolo furgone. Il consumo di questi mezzi (8.277 litri di gasolio nel 2013) è inferiore a quello del 2008 (10.288 litri) e la spesa per il carburante è rimasta pressoché invariata rispetto a quella del 2006 (13.793 ero), nonostante l’aumento del costo del carburante”.

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