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Bratislava, procuratore chiede ritiro divieto casinò

19 maggio 2017 - 05:18

Il Comune di Bratislava potrebbe dover rivedere la sua decisione di vietare i casinò: dubbi sulla legittimità del voto.

Scritto da Gt
Bratislava, procuratore chiede ritiro divieto casinò

Il procuratore regionale di Bratislava ha chiesto al Comune slovacco di ritirare il divieto alle case da gioco sul suo territorio, un provvedimento che il consiglio comunale aveva approvato a fine marzo. Il procuratore, che sostiene l’invalidità del voto considerato che la prima volta in consiglio il decreto non era passato, ha minacciato fare ricorso in tribunale se la città non agisce prontamente. Secondo la tesi del procuratore, si legge sul sito Buongiornoslovacchia.sk, si può svolgere una unica votazione in consiglio su un provvedimento basato su una petizione popolare.

Il bando totale alle sale da gioco è stato chiesto da una petizione firmata da oltre 130 mila residenti della città (anche se le firme valide sono 98 mila), dove sono in funzione 232 locali dove si può giocare d’azzardo. Questi continueranno a fare affari fino alla scadenza delle loro licenze, che non saranno più rinnovate. Sui 30 consiglieri presenti il 30 marzo, 27 hanno votato a favore del divieto, emesso in forma di un regolamento vincolante, due non hanno partecipato al voto e un consigliere si è astenuto. La votazione è arrivata dopo un acceso dibattito sulla questione, nel corso del quale alcuni consiglieri hanno definito troppo dura la delibera, che del resto a loro parere veniva sottoposta di nuovo al consiglio appena un mese dopo essere stata bocciata in febbraio. Il mese precedente erano stati 24 i consiglieri a favore su 41 presenti, fallendo la maggioranza dei due terzi per un solo voto.
Il sindaco Ivo Nesrovnal, che si era battuto personalmente per l’applicazione del divieto, aveva proposto un secondo voto sulla mozione perché è previsto dal regolamento consiliare, anche se tale regolamento non ha valore di legge.
I comuni possono proibire il gioco d’azzardo all’interno dei loro confini sulla base di una petizione firmata da almeno il 30 percento dei loro cittadini (il 15 percento a Bratislava e Kosice, le due città maggiori del Paese).

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