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Atlantic City, i profitti lordi dei casinò volano alle stelle

24 novembre 2015 - 10:10

Un ottimo terzo trimestre per le case da gioco di Atlantic City, ‘merito’ anche di un pessimo 2014 e della chiusura di quattro di esse.

Scritto da Michela Carboni

I profitti lordi dei casino di Atlantic City sono cresciuti del 61 percento nel terzo trimestre di quest’anno. Secondo i dati resi noti dalla Division of Gaming Enforcement, sono stati infatti pari a 237,4 milioni di dollari a luglio, agosto e settembre, un bel segno più rispetto ai 147.5 milioni che si erano contati nello stesso periodo, ma del 2014.

 

IL COMMENTO DI LEVINSON – “Questi risultati mostrano che le operazioni di casino si stanno stabilizzando dopo diversi anni difficili”, afferma Matt Levinson, presidente della New Jersey Casino Control Commission. "Ognuno degli otto casino hotel ha riportato una crescita significativa nel terzo trimestre del 2015. I maggiori profitti derivano dalla crescita delle entrate di gioco, hotel, cibo e bevande, e dalla riduzione delle spese sulle proprietà immobiliari”.

La crescita oscilla in un range che va dal 41 percento del Tropicana al 182 percento del Trump Taj Mahal. Tuttavia, la netta crescita riflette pure il cattivo andamento dei casinò di Atlantic City, l’anno scorso, prima che quattro di essi chiudessero i battenti: The Showboat (31 agosto), Revel (2 settembre) e Trump Plaza (16 settembre), mentre l’Atlantic Club aveva cessato l’attività a inizio 2014.
 
IL DETTAGLIO DEI DATI – Il maggiore profitto in termini assoluti è stato quello del Borgata, che ha contato 82,1 milioni di dollari. Nei primi nove mesi del 2015, il profitto lordo dei casinò è stato di 450,9 milioni, una crescita del 67,5 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.
Per profitto lordo si intendono i guadagni prima degli interessi, tasse, deprezzamenti e alteri carichi: un indicatore che è ampiamente considerato come la misura della redditività dell’industria dei casino di Atlantic City.
Le entrate sono state invece pari a 783 milioni di dollari, il 5 percento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il tasso di occupazione degli hotel, nel periodo tipicamente più indaffarato dell’anno, è stato di circa il 92 percento, legermente meno rispetto al terzo trimestre del 2014.

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