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Casinò in Giappone, pressing di Shinzo Abe, ma quante difficoltà ancora!

26 febbraio 2015 - 11:31

Dopo la schiacciante vittoria alle elezioni di dicembre, che gli hanno consentito di confermare lo status di primo ministro, Shinzo Abe torna a spingere sull’acceleratore per far approvare la legge che consentirà la nascita di resort casino in Giappone.

Scritto da Mc

Si tratta di una misura ‘necessaria’ anche per le casse dello Stato, alle prese con un debito pubblico da 8,5 trilioni di dollari, ossia due volte la taglia del suo prodotto interno lordo, e solo per quest’anno potrebbe generarsi un altro ‘buco’ da 350 miliardi di dollari. Insomma, i casinò potrebbero fare qualcosa per aggiustare, almeno un po’, questo pozzo di debiti. Le ultime tempistiche parlano di un’approvazione parlamentare già ad aprile, in che renderebbe tecnicamente possibile che le strutture siano pronte in tempo per i giochi olimpici del 2020, che saranno ospitati a Tokyo.

Ci sono però due passaggi fondamentali da compiere. Innanzitutto occorre uno studio sull’impatto che i resort integrati avrebbero sulle città scelte come location in termini di turismo, responsabilità sociale sul gioco problematico e patologico, tassazione e impatto socio-economico, tutte cose che dovranno essere studiate dal governo. Occorre inoltre convincere la politica e la popolazione della bontà dell’idea, sulla quale si registrano ancora forti contrapposizioni.

Infatti anche il Gaming Consultants The Innovation Group, che si suppone sia stata consultato dal governo in material, ha dovuto ritirare la dichiarazione nella quale affermava che stava lavorando con la segreteria del gabinetto del Giappone sul tema.

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