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G2E, in strada per protestare contro il fumo passivo nei casinò

28 settembre 2016 - 09:03

Il Global Gaming Expo è in corso a Las Vegas e fuori dal Sands Expo and Convention Center si protesta contro il fumo passivo nei casinò.

Scritto da Michela Carboni

Non è una questione che si discute all'interno delle mura del Global Gaming Expo, in corso a Las Vegas, ma fuori dal Sands Expo and Convention Center un gruppo di manifestanti sta vivacemente cercando di richiamare l'attenzione su quello che definisce un problema annoso, ossia il fumo passivo all'interno dei casinò. In realtà, il numero dei manifestanti, tutti pacifici e in piazza da ore, è limitato. Si tratta di una cinquantina di persone appartenenti alla Smoke-Free Gaming of America, con sede in Colorado, e che sonno stati raggiunti dai membri di Transit Workers Union Local 721, sindacato dei croupier di Las Vegas. Alcuni hanno con sé un cartello dove si legge che 'gli impiegati dei casinò stanno morendo a causa del fumo passivo' e che 'quello che succede in un casinò resta nei tuoi polmoni'.
Cynthia Falls, presidente del sindacato che rappresenta i casinò di Wynn, Caesars Palace, Bally’s, Paris Las Vegas e Harrah’s, afferma che nel corso degli anni 100 dipendenti di essi sono stati colpiti da cancro e 49 di essi sono morti. “Non è uno scherzo. È una vergogna che che i casinò facciamo profitto a spesa della salute dei lavoratori e delle loro famiglie”.

Stephanie Steinberg, che è alla guida di Smoke-Free Gaming, rende noto che in circa 800 casinò a livello nazionale vige il divieto di fumo e che la sua associazione sta impegnandosi affinché anche il nuovo casinò di Mgm Resorts International, il National Harbor da 1,4 miliardi di dollari che aprirà a dicembre vicino Washington, preveda le stesse disposizioni. “Ci sono società che hanno eccellenti piani sanitari per i loro dipendenti e poi li mandano a lavorare in quell'ambiente”.
Da parte loro, i funzionari di Mgm fanno notare che il Nevada Clean Indoor Air Act, che è entrato in vigore nel 2006, proibisce il fumo nella maggior parte delle aree pubbliche, ma i bar e i casinò sono esclusi, come pure le strutture congressuali, in alcune casistiche.

La portavoce di Mgm, Yvette Monet, afferma che le proprietà di Mgm lungo la Strip di Las Vegas possono chiedere che un tavolo da gioco resti senza fumo e così, diversi anni fa, era stato fatto, in risposta alle specifiche richieste dei clienti.
“Mgm Resorts riconosce che il fumo è una questione complessa e dinamica, che continuiamo a monitorare da vicino, in tutte le regioni in cui operiamo. Per ora, molti dei clienti dei nostri resort del Nevada continuano a fumare nelle aree dove è consentito dalla legge. Continuiamo a offrire questa opzione ai clienti, mantenendo altre zone senza fumo. Diamo il benvenuto a persone provenienti da tutto il mondo, anche da paesi in cui il fumo è più diffusa di quanto non sia negli Stati Uniti”.

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