Pennsylvania, nuova stangata fiscale sulle spalle dei dodici casinò
Il governo della Pennsylvania vuole aumentare le tasse sul fatturato lordo dei casinò a partire dal 1° luglio, sale la protesta.
Scritto da Mc
I dodici casinò della Pennsylvania stanno protestando vivacemente contro la proposta governativa di aumentare del 33 percento la tassazione delle loro entrate, una misura che, come da essi spiegato in una lettera congiunta al segretario alle Finanze, Eileen McNulty, porterebbe il loro esborso discale da 56 a 75 milioni di dollari. Precedentemente, McNulty aveva inviato a sua volta una lettera agli operatori di casinò, evidenziando che “l'aumento è dovuto all'incremento dei costi (da parte dello Stato) relativi a voci come benefici, pensioni e stipendi”.
La misura allo studio del governo precede che il fatturato lordo di slot e tavoli siano tassati non più all'1,5 percento, ma al 2 percento, ciò a partire dal prossimo primo luglio. Nella lettera di protesta, i casinò evidenzia che il livello di tasse in Pennsylvania è tra i più alti a livello Usa, in generale e nel loro caso specifico. Da qui la lettera con cui si esprimere “sorpresa” per “l'unilaterale decisione di accrescere i costi del 33 percento”, vista la lunga storia di collaborazione tra lo stato e l'industria per raccogliere fondi in grado di abbassare le tasse sulle proprietà immobiliari.