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Rinnovamento offerta, carta vincente al Casinò di Lugano

22 dicembre 2014 - 10:44

Il 2014 è stato un anno difficile per i casinò italiani, alcuni dei quali hanno comunque conosciuto dei segnali di ripresa, e pure per quelli europei se non addirittura mondiali, visto per esempio l’andamento declinante che si registra a Macao.

Scritto da Anna Maria Rengo

 

Quale bilancio si traccia invece al Casinò di Lugano e come la crisi economica e la concorrenza del gioco pubblico tricolore hanno pesato sul business? A rispondere l’amministratore delegato della casa da gioco ticinese, Patrick Lardi.

“Il 2014 è stato per noi un anno di transizione, visto che in un momento di importante crisi abbiamo deciso d’investire per rinnovarci. A fine anno chiuderemo con una contrazione del 10-15% dovuta soprattutto ai disagi creati dal cantiere, ma grazie ad una oculata gestione delle risorse dovremmo riuscire a chiudere in pareggio”.

Il restyling delle sale quale prospettive vi apre per il 2015 e quali altri progetti contate di mettere in atto?

“Il restyling del Casinò non ha toccato solo le sale difatti l’operazione di ristrutturazione durata sei mesi che ha interessato tutte le parti aperte al pubblico, dalle sale da gioco agli spazi per l’intrattenimento, con la creazione di un ristorante che propone menu sfiziosi e gustosi, ispirati ai quattro elementi naturali, e dove è possibile mangiare tutte le sere anche dopo mezzanotte. Il nuovo Ristorante Elementi, con 50 coperti per cene à la carte, e banchetti fino a 30 persone.

Il restyling ci ha inoltre permesso di creare una sala eventi totalmente nuova, adatta per eventi privati o aziendali, e attrezzata con impianto audio, un bar dedicato, uno spazio fumatori e dei tavoli per gioco dimostrativo. Lo spazio, che può ospitare 180 persone placé e fino a 200 persone per standing dinner, viene dato in uso gratuito nel caso di utilizzo da parte dell’organizzatore delle risorse di Casinò Lugano, in particolare dal punto di vista della ristorazione.

Il restyling delle nuove sale da gioco comporta, per la nostra azienda, un punto di svolta dal punto della qualità del servizio al nostro ospite: oltre ad un miglioramento dei servizi più strettamente legati al gioco, il progetto ha visto la nascita di nuovi punti di ristorazione tra cui uno Champagne Bar Laurent Perrier, e lo Snack Bar Chicco d’Oro. Entrambi i punti sono strettamente connessi con l’offerta di gioco, e sono quindi altamente flessibili, ma al contempo garantiscono un elevato standard qualitativo dal punto di vista dell’enogastronomia. Nel contempo il Gruppo Seven ha effettuato importanti lavori di ristrutturazione nelle aree di intrattenimento esterne alle sale da gioco: dai primi giorni di dicembre all’interno del nostro building dell’intrattenimento possiamo contare anche su un Lounge, un Club ed un Ristorante Panoramico, interamente rinnovati. Tutto ciò presenta per noi l’opportunità di attrarre un numero più ampio di tipologie di pubblico, grazie ad un radicale ampliamento dell’offerta”.

Quali opportunità oppure motivi di preoccupazione si possono aprire con la nuova legge sul gioco per la quale è terminato il periodo di consultazione?

“La nuova legge sul gioco termina il periodo di consultazione in un periodo che vede i casinò svizzeri confrontati con un calo della cifra d’affari pari al 25% dal 2007 ad oggi, dato che indica un forte calo degli incassi dovuto in larga parte alla perdita di quote di mercato a favore della concorrenza sia nazionale che estera. Dal nostro punto di vista con la revisione della legge si deve perseguire l’obbiettivo di incentivare una ripresa dell’intero settore, nell’interesse non solo dei Casinò, ma dell’intera popolazione elvetica, in quanto le case da gioco hanno versato contributi pari a 4.7 miliardi di Franchi nel corso degli ultimi dieci anni. La legge, nella fattispecie, può aiutare il settore del gioco attraverso il non irrigidimento della regolamentazione in materia di prevenzione del gioco patologico (già molto stringente in Svizzera, soprattutto se paragonata ad altri mercati), e una parziale liberalizzazione del mercato online.

Restano tuttavia alcuni punti che possono destare preoccupazione tra chi è attivo nel settore, in particolar modo dal punto di vista della mancanza di una chiara distinzione tra giochi da casinò e lotterie, e delle normative tutt’oggi molto stringenti che concernono la concessione per l’introduzione di nuovi giochi ed apparecchi in Svizzera”.

Al di là dei numeri, sembrano essersi sopiti o forse spenti del tutto le ragioni di scontro sindacale e di polemica politica. Come è stato possibile raggiungere questi auspicati obiettivi e in che modo contate in futuro di rapportarvi sia con i sindacati che con il Municipio?

“Grazie all’aiuto di tutti i partner coinvolti. In particolare si è dato valore alla professionalità e al lavoro fatto nel completo rispetto dei ruoli e della legge. Alla base di quanto è stato possibile fare in questi ultimi 18 mesi, sta la chiara decisione dell’azionista di maggioranza di non nominare rappresentati dell’esecutivo in seno al CdA della Casinò Lugano SA. In seguito con grande impegno del presidente Emanuale Stauffer e del vice presidente Erasmo Pelli, con il supporto di tutti gli altri membri del CdA, si è lavorato a favore di un clima di distenzione fatto di informazione e rispetto dei ruoli e delle vigenti norme e leggi”.

In Italia ferve il dibattito sulla tutela dei giocatori. Quali misure mettete in atto al Casinò e ci sono nuove implementazioni in arrivo?

“Dal punto di vista della tutela dei giocatori e della prevenzione del gioco patologico, fortunatamente le normative svizzere sono da tempo aggiornate alla situazione attuale, e prevedono misure efficaci per prevenire ed eventualmente ovviare a problematiche di questo tipo. Se paragonate alle leggi sul tema vigenti nella vicina Italia, in particolar modo, le normative svizzere risultano particolarmente rigide e rigorose, ciò nell’interesse del giocatore e, in ultima ratio, anche delle case da gioco stesse. In qualità di casinò svizzero, siamo dunque abituati a confrontarci quotidianamente con il tema, e non posso che ritenere positiva la nascita del dibattito in Italia”.

A suo modo di vedere il Casinò è o può essere un volano per lo sviluppo turistico del territorio?

“Il Casinò di Lugano sin dalla sua nascita si profila come punto d’interesse per il target turistico, grazie ad una stretta collaborazione con i principali hotel di alto livello di Lugano e della regione: la partecipazione di maggioranza di origine pubblica, inoltre, facilita la collaborazione del Casinò con gli enti pubblici attivi nella promozione della regione e del turismo. Tale ruolo è ulteriormente accentuato grazie alla capacità di offrire, a lato dell’offerta di gioco, proposte di gastronomia ed intrattenimento di primo livello, capacità che il Casinò ha messo in evidenza sin dalla sua nascita e attraverso la sua storia ultracentenaria”.

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