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Ticino, giovani sempre più attratti dai casinò

27 gennaio 2014 - 12:14

Secondo uno studio condotto in collaborazione tra Cantone e Supsi e presentato questa mattina a Bellinzona, sono 1.250 i giovani maggiorenni in Ticino che hanno problemi legati al gioco. Se si considera l’intera popolazione maggiorenne, il totale sale a quota 2.800. Lo studio, dal titolo ‘I giovani e il gioco d’azzardo in Ticino’, ha dimostrato che i giovani a rischi di sviluppare problemi patologici tendono generalmente a frequentare i casinò, almeno una volta alla settimana.

Scritto da Redazione

È quindi al momento del passaggio dalla minore età all’età adulta che bisogna insistere a livello di prevenzione: proprio questo passaggio modifica le abitudini di gioco dei giovani. Sulla base dei risultati dello studiosi dovrà quindi lavorare per valutare ogni parametro, anche a lunga gittata, cercando di capire se le abitudini di gioco si modificano ulteriormente con l’avanzare dell’età.

 

UN SECONDO STUDIO – Già l’anno scorso il Fondo gioco patologico aveva incaricato un gruppo di specialisti della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana di redigere un rapporto epidemiologico sul gioco patologico nel Cantone Ticino. Il rapporto dimostrava come ci fossero poche differenze rispetto alla situazione del 1998. Già in quel rapporto i casinò avevano collaborato con il team, per verificare quali fossero le percentuali di persone a rischio che frequentano i casinò stessi. Nel 2013 il Fondo ha affidato allo stesso team l’incarico di approfondire il tema, per quanto riguarda i giovani. Dai 15 in su, nella popolazione, e dai 18 ai 25 nei casinò. Sempre con la collaborazione dei casinò. Per quanto riguarda i risultati, si notaa un aumento del gioco problematico dopo i 18 anni (ossia con la maggiore età). E si osservano anche differenze, rispetto all’insieme dei giocatori: un maggior gusto per il poker, qualcuno in più che gioca in internet (su siti non ufficiali, perché in Svizzera il gioco in internet è ancora proibito, e non esistono siti svizzeri che offrono). Bisogna dire che la presenza dei giovani nei casinò è relativamente ridotta. È una percentuale molto bassa a certi orari, e in certi casinò, in particolare quelli lontani da luoghi di riunione giovanile, mentre se c’è un locale notturno vicino, spesso ce ne sono di più. L’esperienza fatta è che vengono per aspettarne l’apertura. Un elemento era ben noto: un giovane viene dapprima in gruppo. Se poi ricompare da solo, il responsabile della concezione sociale di solito vi sta attento.

 

NUOVE STRATEGIE - Questo apre le porte allo studio di strategie nuove e meglio articolate per intervenire sia prima dei 18, sia dopo i 18 anni. In particolare nei giovani che hanno a disposizione somme, sia pure minime (gli apprendisti). Collegare il gioco con i problemi di indebitamento. Non sono necessariamente sempre legati, ma il riordino della spesa può comprendere anche il gioco d’azzardo. Infine, c’è una sfida. Riprendere gli studi fatti secondo la dimensione longitudinale. Sono studi che potranno essere ripresi, intervistando coloro che lo sono stati alcuni anni prima, per vedere che cosa sia loro successo nel frattempo.  

 

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