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Lvs alla Sec: ‘Forse abbiamo violato la legge Usa’

04 marzo 2013 - 10:34

Las Vegas Sands ha ammesso alla U.S. Securities and Exchange Commission, l’agenzia federale statunitense che si occupa di proteggere gli investitori e di monitorare i mercati, di aver “probabilmente” violato la legge Usa che proibisce la corruzione di funzionari stranieri. La compagnia statunitense, che inizierà a breve la costruzione del suo macrocomplesso Eurovegas ad Alcorcón (Madrid), ha presentato venerdì scorso la sua relazione annuale alla Sec, riconoscendo possibili  irregolarità nei passati esercizi fiscali, ma affermando che negli ultimi anni ha migliorato il suo modo di operare.

Scritto da Michela Carboni

Nella comunicazione, Las Vegas Sands ha affermato che un audit interno ha rivelato che “probabilmente vi è stata una violazione dei conti, dei bilanci e delle misure di controllo interne ai sensi della Fcpa (Foreign Corrupt Practices Act, US Overseas). Negli ultimi anni, la compagnia ha migliorato le sue procedure rispetto ai conti, alle dichiarazioni e ai controlli interni”, ha assicurano l’impresa alla Sec.

Secondo il Wall Street Journal, che cita una fonte anonima vicina alla compagnia, le citate violazioni sono in relazione al business che ha avuto luogo in Cina lo scorso decenni e sono state portate avanti da funzionari che non lavorano più nella societò, anche se Las Vegas Sands non ha confermato queste indiscrezioni.

Piuttosto, la compagnia del magnate Sheldon Adelson ha rivelato di essere stata oggetto, due anni fa, di indagini da parte della Sec per possibili violazioni della Fcpa e che successivamente è stata informata del fatto che il Dipartimento di giustizia americano aveva aperto “un’indagine simile”. A seguito di tale notifica, la compagnia aveva nominato un comitato di revisori composto da “tre membri indipendenti” dalla sua giunta direttiva, affidandogli un compito di indagine che è stato quasi completato.

Sulla base dei risultati preliminari della verifica, Las Vegas Sands ha indicato alla Sec che le probabili irregolarità “non hanno avuto un impatto materiale sui bilanci finanziari della compagnia” e non “rendono necessarie verifiche anche sugli esercizi passati”. Inoltre, il sospetto “non rappresenta un punto di debolezza significativo nei controlli interni sui suoi bilanci, in data 31 dicembre 2012”.

LA DENUNCIA DI JACOBS - Secondo Las Vegas Sands l’inchiesta condotta dalla Sec si fonda sulla denuncia presentata nel 2012 contro la compagnia da Steven C. Jacobs, ex presidente della filiale cinese dell’impresa diretta da Adelson, un caso che è ancora in discussione in Nevada.

Secondo il Wall Street Journal, la presunta corruzione si è verificata negli ultimi dieci anni, quando Las Vegas Sands ha cominciato a espandersi a Macao e cercava connessioni in Cina per promuovere il suo nuovo casino a Macao. Gli ex dirigenti di Las Vegas Sands, compreso l’ex presidente Bill Weidner, “avevano stretto una serie di accordi in Cina carenti degli adeguati controlli contabili”. Weidner si è dimesso nel 2009, a causa di “differenze di idee sulla gestione” con Adelson.

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