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Casinò Venezia, sulla trattativa in corso piovono ricorsi sindacali

27 novembre 2017 - 08:52

Forte tensione al Casinò di Venezia: i sindacati decidono ancora una volta di ricorrere ai giudici e la trattativa diventa più difficile.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò Venezia, sulla trattativa in corso piovono ricorsi sindacali

L'avevamo detto in tempi non sospetti, o meglio, in tempi in cui si vaticinavano la rovinosa caduta del Saint Vincent Resort & Casino e scenari apocalittici che prevedavano il licenziamento di 264 persone. In qualche modo, il buon senso avrebbe prevalso e una soluzione si sarebbe trovata. Ma non vogliamo parlare, oggi, del Casinò valdostano, e addentrarci sulla bontà della soluzione trovata, ma concentrarci semmai sulla situazione che invece avevamo individuato come più ostica, anche se all'apparenza più semplice, ossia quella del Casinò di Venezia. Rilancio della Casa da gioco e riduzione dei costi aziendali sono tuttora, al momento, degli obiettivi di difficile raggiungimento, e le posizioni, che sembravano (a una troppo facile lettura) essersi avvicinate, si sono invece clamorosamente allontanate, dopo la notizia che i sindacati non sono solo ricorsi al Tar, ma anche al tribunale del lavoro, per chiedere l'annullamento della disdetta del contratto collettivo, e conseguentemente del regolamento unilaterale che è entrato in vigore lo scorso 1° luglio, dopo il fallimento della trattativa per il rinnovo di quello disdettato, trattativa che era faticosamente ripresa nelle scorse settimane.

Certamente, il ricorso sindacale al tribunale del lavoro, e che peraltro anticipa altre cause individuali, non facilita affatto il dialogo tra le parti, e anzi inasprisce gli animi, alla vigilia, peraltro, del pronunciamento del giudice della corte d'appello di Venezia (atteso per il 14 dicembre) sulla ripartizione delle mance: un ricorso che, se fosse vinto dai dipendenti, produrrebbe un esborso milionario per la Casa da gioco.

Le parti, al Casinò di Venezia, sembrano dunque parlare soprattutto utilizzando come location le aule dei vari tribunali, il che evidenzia l'estrema litigiosità e animosità e non lascia ben sperare sul fatto che, mentre questi contenziosi sono in corso, si possa trovare delle soluzioni che li superino al tavolo della trattativa. Viene da chiedersi, in questo clima, se e come si possa pensare al rilancio dell'azienda. Un'azienda, ricordiamo, i cui incassi sono da anni in calo quasi costante, fatta eccezione per un 2016 di ripresa (due milioni di euro in più rispetto al 2015) che probabilmente non sarà imitato dal 2017 ormai agli sgoccioli. Oltre al se e al come, ci si chiede anche se c'è qualcuno che intende prendersi a cuore il bene dell'azienda, fondamentale per l'economia della città, una città decisamente sui generis, con costi di gestione superiori rispetto a tantissime altre, e che dal Casinò trova e dovrebbe trovare in futuro risorse indispensabili. Per ora le bocche, anche quelle sindacali, sono cucite, a testimonianza di un momento estremamente delicato che deve preoccupare tutti. E alla vigilia di incontri sindacali che nascono ovviamente sotto una cattiva stella, e di pronunce giudiziali che avranno conseguenze fondamentali e pesanti sull'operatività e il futuro del Casinò.
 
 

Forte tensione al Casinò di Venezia: i sindacati decidono ancora una volta di ricorrere ai giudici e la trattativa diventa più difficile.

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