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Casinò, la politica dell'innovazione delle proprietà

23 gennaio 2017 - 08:34

Le proprietà dei casinò italiani, ossia gli enti locali, sono chiamate a una prova di reponsabilità nelle scelte politiche da prendere.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò, la politica dell'innovazione delle proprietà

L'innovazione che deve caratterizzare i casinò italiani, per affrontare le difficili sfide di mercato, gestionali ed economiche, deve passare anche per un mutato approccio da parte della politica, proprietaria della licenza all'esercizio del gioco d'azzardo che viene poi materialmente delegato alle società di gestione. In questo contesto, l'attenzione è in queste settimane tutta rivolta al Saint Vincent Resort & Casino e alle scelte che la politica intende compiere per risanare il suo bilancio e per favorire la ripresa degli incassi, al di sotto delle attese. Tanto più che il 31 gennaio è prossimo. Per quella data la giunta regionale si era impegnata, ai sensi di un ordine del giorno approvato dal Consiglio Valle a dicembre, a presentare alla seconda commissione un piano di rilancio certo e credibile della Casa da gioco. Almeno teoricamente ci si dovrebbe aspettare grosse novità e soprattutto contenuti 'di peso', anche se di solito il piano di rilancio non si caratterizza solo da profili politici, ma anche da scelte manageriali e strategiche che, in quanto tali, proprio uno o più manager dovrebbero individuare. Non, appunto, il presidente della Regione, o, prima che rinunciasse alle deleghe in materia, l'assessore al Bilancio.

Ma, almeno a quanto è dato sapere, sarà la giunta regionale a redigere questo piano, forse tenendo conto di qualche spunto emerso durante il ciclo di audizioni svolte dalla seconda commissione (e che ha portato anche alla redazione di una redazione conclusiva) ma non affidandosi a manager che poi, magari, saranno anche incaricati di guidare la Casa da gioco, nei prossimi anni o in attesa dell'arrivo di un privato. La situazione pare dunque molto complicata e non è certo facilitata dalla valanga di polemiche, di strumentalizzazioni e di prove di forza, da più parti provenienti, e che rischiano di far passare in secondo piano l'obiettivo primario: salvare una Casa da gioco la cui esistenza è già stata messa a serio rischio dalle scelte passate e su cui tuttora si sta facendo molta retorica e molto facile 'tiro al piccione'.
 

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