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L'anno delle mille incognite dei casinò italiani

02 gennaio 2017 - 08:31

Sarà un 2017 complicato per i casinò italiani, alle prese con scelte strategiche e con problemi gestionali.

Scritto da Anna Maria Rengo
L'anno delle mille incognite dei casinò italiani

Sì, sappiamo che è un grande classico dire che quello appena finito è stato un brutto anno e che quello che comincia è ricco di speranze e di sfide. Tralasciando però il bilancio 2016, il grande classico (anche un po' trito) si adatta alla perfezione a diversi dei casinò italiani sui quali il 2017 incombe, anzi è già arrivato, facendo piovere tanti punti interrogativi. E probabilmente, già nel primo semestre dell'anno alcuni tra questi otterranno una risposta. Intanto cominciamo con Venezia, dove il buon andamento in termini di incassi non ha placato le polemiche e rasserenato gli animi (ovviamente si potrebbe ipotizzare su come sarebbe stato il clima se i risultati fossero stati negativi), tant'è che lo stesso sindaco, Luigi Brugnaro, si è detto insoddisfatto e pentito degli errori compiuti, pronto a rimediare con soluzioni che potrebbero prendere forma in tempi brevi, tanto più che è in scadenza il mandato dell'attuale consiglio di amministrazione.

Anche la politica valdostana è chiamata a trovare soluzioni strutturali e gestionali per il suo casinò, vero protagonista mediatico degli ultimi due mesi, anche se, bisogna dire, su di esso si è detto di tutto e di più, di vero e di esagerato, sui media tradizionali e sui social, con la conseguenza di un quadro nebuloso che in primis la giunta Rollandin, ma anche il Consiglio Valle, saranno chiamati a chiarire in tempi brevi ma sul quale c'è ancora grandissima incertezza. A breve comincerà anche la campagna elettorale per le elezioni amminiistrative di primavera a Campione d'Italia, ed è ovvio che la battaglia politica si concentrerà tutta sul casinò, primo e quasi unico motore dell'economia locale. E' ancora troppo presto per parlare di candidature, ma è certo che ci saranno molti nomi noti, con una visione ben differente della Casa da gioco, anche se tutta la questioen va inquadrata in un contesto ben più generale, in quell'intervento strutturale atteso dal governo centrale e che potrebbe prendere forma nei prossimi giorni, o massimo nelle prossime settimane. Un arco di tempo che si rivelerà dunque decisivo per il futuro del 'sistema Campione', come ormai viene comunemente definito anche a ragione, visto che in nessuna location come nell'enclave, Comune e Casinò sono gemelli siamesi. Non parliamo di Sanremo e non certo per escluderlo dal primo editoriale del 2017, ma semplicemente perchè, nonostante le polemiche sindacali, il clima nella cittadina dei fiori sembra più mite e sereno. C'è sicuramente la necessità di rilanciare il business, ma nessuna poltrona sembra traballare o essere in scadenza. E i consigli comunali a Palazzo Bellevue sono davvero noiosi! Non si litiga mai sul casinò! Ci permettiamo, sommessamente, di suggerire di guardare, almeno sotto questo profilo, a Sanremo come a un esempio da seguire, anche se ovviamente le vicende del casinò matuziano fanno meno notizia sui giornali.
Ultima postilla, si fa per dire, prima di augurare a tutti un buon anno di sfide. A breve dovrà essere nominato il nuovo presidente di Federgioco. Questa volta spetta a un rappresentante di Saint Vincent. Sarà il nuovo manager che sostituirà Scordato? L'attenzione è alta anche sotto questo profilo. Visti i delicati compiti che l'associazione deve assolvere, specie ora che si è in procinto a dare attuazione alla nuova direttiva antiriciclaggio e che il governo potrebbe riprendere in mano la questione del riordino normativo del settore dei casinò.

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