skin

Politica valdostana, i mille nodi del Casinò di Saint Vincent

19 dicembre 2016 - 08:51

Natale complicato e di lavoro per la politica valdostana, che deve tornare a occuparsi del futuro del Casinò di Saint Vincent.

Scritto da Anna Maria Rengo
Politica valdostana, i mille nodi del Casinò di Saint Vincent

Approvate le leggi di bilancio per il 2017 e per il prossimo triennio, la politica valdostana, in primis la giunta guidata dal presidente Augusto Rollandin, si appresta tutt’altro che a veleggiare verso un sereno e spensierato Natale. A breve dovrà infatti affrontare una verifica di maggioranza, dopo le tensioni e spaccature che ci sono state anche (ma non solo) per quanto riguarda uno tra i temi ovviamente più caldi per la Regione, ossia il Saint Vincent Resort & Casino, la sua crisi attuali e le sue incerte prospettive future. Mancano pochi giorni al Natale, pochi di più al Capodanno, e ancora nessuna decisione è stata ufficializzata sul nome del successore di Gianfranco Scordato, che lascerà la direzione della Casa da gioco valdostana il giorno di San Silvestro.

Immaginare un’autogestione, fosse anche di breve durata, o l’affidamento di un incarico ad interim a qualcuna tra le restanti funzioni apicali, pare complicato, visto il clima attuale, ma certamente dovranno essere prese delle decisioni in tempo rapido e quella prima ipotizzata sembra essere quella più facilmente realizzabile se si deve agire di tutta fretta. Tanto più che occorre anche studiare le nuove disposizioni della legge Madia per quanto riguarda le assunzioni di figure dirigenziali nelle società a partecipazione pubblica. C’è da augurare alla Casa da gioco e ai suoi dipendenti che arrivi il tempo delle scelte decise e coraggiose.

Non solo e non tanto in fatto di nomi, ma nel consentire ai prescelti la possibilità di avere le mani libere, di essere liberi da qualsiasi condizionamento, per risanare i conti e per rilanciare la Casa da gioco. Questo ovviamente avendo con obiettivo primario la salvaguardia del ‘bene’ Casinò, e di quanto esso rappresenti e valga per la comunità valdostana e per la famiglie dei lavoratori. La prospettiva di medio periodo è infatti l’affidamento a privati della sua gestione, ma senza un’opera di risanamento, sia dei conti di bilancio che degli incassi, non sarà semplice trovare un investitore disposto a lanciarsi in un’avventura così ‘azzardata’, tanto per restare in tema.
In un arco di tempo più breve, quindi certamente prima dell’arrivo di un gestore privato (ma si spera ‘dopo’ l’arrivo di un nuovo management) la giunta regionale dovrò presentare alla seconda commissione Affari generali un piano di rilancio della Casa da gioco, come imposto da un ordine del giorno bipartisan e approvato all’unanimità dal Consiglio Valle. Piano di rilancio che deve o dovrebbe preoccupare non poco la giunta Rollandin, in considerazione degli obiettivi assai ambiziosi e assai numerosi che deve indicare e sviscerare nelle loro modalità di realizzazione. Non è chiaro, al momento, chi dovrà redigere questo piano, ma in considerazione del suo elevato grado di dettaglio, pare difficile che possa essere la politica, da sola, a stendere il documento, pena il rischiare di sciorinare le solite frasi di circostanza che poi non verranno mai a realtà, creando nuove polemiche e tensioni. Sarebbe dunque bene che arrivasse subito, subitissimo, un management, in grado di mettersi subito alla difficile opera di capire la situazione e di sintetizzarla in un piano credibile di rilancio, da mettere a disposizione e/o concordare con la proprietà. Buon lavoro, governatore. Dire buone feste in famiglia sarebbe un po’ irrealistico, in questo momento.

Articoli correlati