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Saint Vincent Resort & Casino, la politica tira le somme

04 dicembre 2016 - 07:47

Settimana decisiva per il futuro del Saint Vincent Resort & Casino, la politica prende le sue decisioni tra mille divisioni.

Scritto da Anna Maria Rengo
Saint Vincent Resort & Casino, la politica tira le somme

All'indomani del referendum costituzionale, il cui risultato non avrà chissà quali impatti sugli equilibri locali, la politica valdostana si occuperà, già (per modo di dire, visto che i lavori del Consiglio in materia sono slittati proprio a causa dei ritardi in commissione) da lunedì 5 dicembre, del disegno di legge di bilancio per il prossimo anno, ancora all'esame della commissione Affari generali vista la delicatezza delle misure contenute e sulle quali non solo non c'è ancora accordo, ma la maggioranza rischia di spaccarsi. Tra i temi più spinosi, come ampiamente noto, c'è quello relativo al Saint Vincent Resort & Casino, e se la disposizione sulla possibilità di affidarlo in gestione a privati sembra avere la strada spianata (almeno legislativamente, poi resta da capire se ci sarà davvero qualcuno interessato a investire in questo progetto), il risanamento degli attuali conti aziendali (con 'buchi' di bilancio, è bene ricordarlo, che vengono da lontano e che sono attribuibili sono in maniera affrettata e ingiustificata alla nuova gestione Sommo-Scordato) è invece, almeno per quanto è dato possibile sapere ufficialmente, in alto mare.

La giunta ha deciso, su richiesta della commissione, di stralciare il comma del disegno di legge che prevedeva il conferimento di 48,6 milioni di euro alla società di gestione, ma ovviamente, se questa richiesta di intervento c'era stata, è perchè i conti aziendali erano e sono in reale difficoltà, e un 'no' non risolve la situazione. Nè risolve il problema di liquidità l'annunciato abbattimento del capitale sociale della Casa da gioco, e neanche l'emendamento tecnico presentato dall'assessore Ego Perron, che prevede un accantonamente di fondi ai sensi della legge Madia per coprire eventuali perdite.
Come se ne esce? Sicuramente non in modo semplice, visto che il 'solito' bancomat quando i conti dei Casinò vanno male, ossia i lavoratori, ha fatto sapere, tramite i sindacati, che non si può e non si vuole dare di più. C'è da dire che la politica valdostana ha sempre mostrato grande attenzione e disponibilità nei confronti della sua più importante partecipata, investendo nel resort casino, dotandola di manager in grado di gestirla al meglio, ricapitalizzandola. Anche l'anno scorso, a fronte di risultati inferiori alle attese, ha nominato un nuovo management, che purtroppo, specie in termini di incassi, non è riuscito a invertire la rotta. Ora la politica è chiamata nuovamente a intervenire, con scelte finanziariamente pesanti, ed è possibile che non potrà e non vorrà farlo senza dare contemporaneamente un forte segnale di discontinuità con il passato, in grado di rendere più accettabile il sacrificio che verrà chiesto ai valdostani. In questo quadro, tale segnale potrebbe consistere in un addio anticipato di parte dell'attuale management, cui va riconosciuto di aver operato in un contesto di mercato difficilissimo e gravato da pesanti fardelli. 'Attenuanti' che potrebbero indurre la proprietà e la gestione, consapevoli della loro esistenza, a una sorta di addio consensuale, che non escluda eventuali collaborazioni future. Certamente, e a ragione veduta, la questione casinò, o meglio, il 'dossier', come lo si chiama in queste settimane, è l'elemento su cui si giocherà la sorte della giunta Rollandin. La questione ormai improcrastinabile e sulla quale tutti, non solo la minoranza in Consiglio Valle, vogliono risposte forti e immediate. Pare certo che nei prossimi giorni ce ne saranno, ma serve sicuramente una riflessione, non tanto su responsabilità 'individuali' (vere o presunte), e neanche tanto su come ripianare i conti del passato (si trattasse di una una tantum, per quanto gravosissima, la si potrebbe anche accettare), ma soprattutto sui problemi strutturali della Casa da gioco, che devono essere affrontati e risolti alla radice, se si vuole garantire un futuro alla stessa, alle famiglie delle centinaia di dipendenti e alla stessa economia valdostana.

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