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I nuovi casinò fuori dal freezer: a volte ritornano, con elementi di novità

21 novembre 2016 - 10:39

Torna d'attualità il tema dell'apertura di nuovi casinò in Italia: stavolta in un contesto diverso rispetto al passato e forse con maggiori chance.

Scritto da Anna Maria Rengo
I nuovi casinò fuori dal freezer: a volte ritornano, con elementi di novità

Il riordino normativo dei casinò riporta, inevitabilmente, d'attualità il tema di nuove aperture. Un tema, diciamocelo, trito e ritrito, ma che riassume freschezza alla luce del fatto che stavolta, qualora si aprissero nuove case da gioco (ma non è affatto detto che il governo intenda procedere lungo questa strada, potendo anche scegliere di 'risistemare' solo le norme per quelli esistenti), ciò si collocherebbe in uno scenario di contestuale riduzione dell'offerta 'concorrente'. Scenario decisamente nuovo, in Italia, da oltre dieci anni a questa parte, visto che le politiche dei vari governi che si sono succeduti hanno sempre visto nel gioco in modo per fare cassa, oltre che naturalmente per dare una risposta legale e più tutelante per il giocatore, alle sue richieste ed esigenze.
Il quesito 'c'è bisogno di nuovi casinò' e 'c'è spazio' perché facciano business, necessita dunque di risposte nuove, alla luce di una geografia del gioco che sembra andare, lungo la Penisola, verso una progressiva concentrazione dell'offerta, oltre che verso la sua limitazione temporale.
Sicuramente, i tempi sono cambiati e se il governo riuscirà nel suo intento di ridurre di almeno il 30 percento il parco slot in Italia entro il 2017, i casinò esistenti non potranno che giovarsi positivamente di queste disposizioni. Tuttavia, il destino dei casinò tricolori sembra essere (non che questo sia necessariamente un male) distante da quei distretti del gioco che punteggiano varie parti del globo, da Las Vegas a Macao, e che fungono da richiamo e volano turistico. Un modello difficilmente mutuabile in Italia, che può per sua fortuna contare anche su altre attrattive, ma dove l'elemento gioco può semmai essere posto a coronamento di un pacchetto che offre molto altro.

Ma queste sono valutazioni che sicuramente vengono già fatte e ben più alti livelli di approfondimento: l'auspicio che in questa sede vogliamo esprimere è che non si perda questa occasione e che le intenzioni messe nero su bianco dal governo e presentate in Conferenza Unificata non rimangano lettera morta. È la prima volta che il governo mette ufficialmente in agenda il riordino normativo dei casinò e, mettendo da parte le aspirazioni locali e guardando invece i conti di quelli che già esistono, si vede chiaramente come ci sia bisogno di intervenire, anche allo scopo di dare una risposta, per quanto tardiva, alle sollecitazioni della Corte costituzionale, che aveva in più riprese evidenziato la frammentarietà e disarmonicità delle norme che li riguardano.

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