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Casinò e proprietà, insieme nella buona e nella cattiva sorte

07 novembre 2016 - 09:27

In Val d'Aosta proprietà a forte sostegno del casinò di Saint Vincent: si apre ora il dibattito sulle misure decise dalla giunta.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò e proprietà, insieme nella buona e nella cattiva sorte

Contrariamente a quanto sta avvenendo in altri casinò italiani, dove il buon andamento in termini di incassi contribuisce in misura minima a rasserenare il clima aziendale, in Val d'Aosta si fa quadrato, politica in primis, per risollevare le sorti della Casa da gioco di Saint Vincent. Nel bilancio 2017 la giunta ha infatti previsto il trasferimento alla Casinò de la Vallee Spa di 28 milioni di euro, più l'estinzione del mutuo da 20 milioni di euro contratto dalla società con la Cva. Un totale di 48 milioni che, se le disposizioni passeranno indenni il vaglio delle commissioni e del Consiglio Valle, avrà effetti benefici di enormi dimensioni sul bilancio del Casinò e sulle sue prospettive future. Anche in una ottica di affidamento in gestione a privati, che il bilancio regionale 2017 punta a rendere possibile. Non sarà un obiettivo di facile raggiungimento, ma certo una società con in cassa 28 milioni di euro e senza un mutuo da 20 è più appetibile di una che invece è gravata da obbligazioni e chi mancano 28 milioni.

Al di là delle valutazioni che di questa ipotizzata operazione si faranno in sede politica, è da sottolineare come la proprietà intenda assumersi in prima persona la sua responsabilità e correre ai ripari, mettendo mano, ora che può farlo, al portafogli. Come non intenda lasciare andare la sua principale partecipata incontro al suo incerto destino, lavandosene le mani o scaricando le responsabilità del rosso di bilancio e degli scarni incassi e ritorno degli investimenti effettuati al Frigerio o allo Scordato di turno. Ora, però, è il momento della resa dei conti: la collettività regionale è chiamata a mettere i soldi su una partecipata e su un progetto, il Resort, che hanno deluso la aspettative, con tutte le domande che ciò legittimamente comporta. Era necessario investire tutti quei soldi? Il progetto era stato studiato bene? La gestione ha fatto del suo meglio e la proprietà ha vigilato abbastanza? Si godranno mai i benefici di questi investimenti o il Resort è un pozzo senza fondo e sfortunati i soldi che ci cadranno dentro? Nel decidere una operazione di risanamento dei conti così importante e drastica la giunta Rollandin è consapevole di aver acceso anche la miccia di una discussione che sarà necessariamente ampia e aspra. Un passaggio però obbligato vista la situazione attuale situazione del Casinò e la necessità di operazioni inportanti e drastiche.

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