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Ccnl per i quattro casinò, un progetto da tirare fuori dal cassetto?

04 luglio 2016 - 08:13

I casinò italiani alle prese con dati sugli incassi ancora in altalena e con lo scenario di una possibile società unica.

Scritto da Anna Maria Rengo
Ccnl per i quattro casinò, un progetto da tirare fuori dal cassetto?

La strada della ripresa dei casinò italiani, dati del primo semestre 2016 alla mano, si preannuncia più lunga e accidentata di quanto, con un pizzico di ottimismo di troppo, era stato previsto. E sicuramente, nel rilancio degli incassi e nel far quadrare i conti aziendali (non necessariamente le due variabili sono direttamente correlate) i dipendenti e i loro sindacati saranno chiamati a dare un contributo determinante, sotto diversi punti di vista. In questo contesto, e in contesto in cui, tra mille difficoltà e ritardi, il governo sta pensando alla riorganizzazione normativa delle Case da gioco tricolori, c'è da chiedersi se potrebbe avere senso quel contratto collettivo nazionale di lavoro che era giunto a compimento con la stesura di un documento di Federgioco che però non è mai stato adottato da nessuno dei quattro casinò.

Ovviamente, in quanto iniziativa unilaterale (per quanto giunta al termine di una lunga e difficile trattativa con i sindacati, decisamente spaccati al loro interno sulla desiderabilità di un obiettivo del genere e su metodi e mezzi, nel caso, per raggiungerlo), era quasi inevitabile che il contratto scritto (apputnto, ma non sotto-scritto) restasse quasi lettera morta, tant'è che i successivi accordi raggiunti a livello aziendale non ne hanno preso spunto. Resta il fatto che avere un contratto unitario rafforza la rappresentatività delle aziende e dei loro dipendenti (nei confronti gli uni degli altri e nei confronti dell'esterno) fissa paletti anche in vista di future aperture e, se davvero si creerà una società unica di gestione, sarà quasi inevitabile. Visto che i lavoratori della nascente (a dire il vero, per ora solo in una vaga idea di gestazione) società Casino Italia dovranno essere assoggettati allo stesso trattamento, aver cioè gli stessi diritti e doveri.
Tornando nel presente e alla realtà certa, ci sono diverse partite che si stanno giocando nei casinò italiani, tra trattative per il rinnovo del contratto aziendale (è il caso di Sanremo) e per gli accordi sulla solidarietà in scadenza (è il caso di Campione). A tutti sarà richiesta saggezza e spirito di sacrificio, un sacrificio il cui percorso si è già avviato e di questo bisogna dare atto ai dipendenti. A tutti, infine, sarà richiesta flessibilità e capacità di andare oltre i soliti schemi di pensiero e di trattativa. Come detto, dati alla mano, è evidente che la crisi è tutt'altro che passata.

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