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Futuro casinò: sindacati alla 'prova lungimiranza' in Italia

16 maggio 2016 - 08:33

I sindacati hanno un ruolo importantissimo per il futuro dei casinò italiani: una funzione da svolgere con senso di responsabilità e lungimiranza.

Scritto da Anna Maria Rengo
Futuro casinò: sindacati alla 'prova lungimiranza' in Italia

La frammentazione sindacale, come del resto quella politica o associativa, è segno inequivocabile di democrazia e di pluralità. L'esperienza della repubblica italiana però racconta che si è dovuto 'correggere' l'originario proporzionalismo perfetto, così da contemperare l'esigenza di garantire il principio della rappresentanza delle opinioni di tutti, a quella di governare in maniera efficace. Nei casinò italiani i sindacato sono forti e nel corso degli anni hanno saputo spuntare accordi vantaggiosi e garantisti per i lavoratori. Allo stesso tempo, anche in ragione della mancanza di un contratto collettivo nazionale di lavoro, ciascuna casa da gioco si è caratterizzata per una variegata e peculiare rappresentanza sindacale, dando vita a una geografia multiforme e che tiene conto anche delle specificità locali. Le recenti vicende che riguardano le relazioni sindacali nei quattro casinò (su tutte, la cautela con cui le organizzazioni sindacali hanno accolto a Venezia l'illustrazione del progetto preliminare di riorganizzazione del poker da parte del nuovo direttore generale Eros Ganzina e la richiesta, a Sanremo, anche da parte di Cgil e Cisl di avere un tavolo separato di trattativa), mostrano come le società di gestione devono fare i conti con molteplici esigenze, che possono rallentare o modificare la realizzazione dei loro programmi. Non è certo compito di Gioco News stabilire se è giusto che al Casinò di Sanremo si debbano avere quattro tavoli di trattativa per discutere del rinnovo del contratto collettivo di lavoro, né se è una buona idea, in Laguna, affidare a terzi la gestione del poker cash. Semmai, si vuole evidenziare che, nella delicata partita a tre (proprietà, gestione e sindacati), tutte le parti in gioco hanno la responsabilità di concorrere alla 'vittoria' finale, ossia di avere aziende sane e in grado di contribuire al benessere della collettività (cosa possibile e i bilanci sono in equilibrio il che, a sua volta, dipende anche dall'andamento degli incassi).

Il ruolo del sindacato, dato per acquisito quanto fatto negli anni, è dunque strategico, e non può essere soltanto antafonistico. Tanto più che (per fortuna!) l'ordinamento italiano consente ai sindacati ampie prerogative e fa sì (sempre per fortuna!) che i diritti dei lavoratori siano in Italia più tutelati che altrove, anche rispetto a paesi vicini. Una discussione serena, priva di pregiudizi e di orticelli da coltivare, sull'andamento delle aziende e degli strumenti per curare eventuali malanni, è sicuramente utile a raggiungere obiettivi comuni e a operare in maniera snella.

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