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Casinò, la nuova stagione del fair play

22 febbraio 2016 - 09:49

Il segretario nazionale dell'Ugl Terziario, Luca Malcotti, invita a eliminare i personalismi dal sindacato, un appello già accolto dalle gestioni dei casinò.

Scritto da Anna Maria Rengo


La settimana scorsa è stata animata, sul lato casinò, dalla frattura che c'è stata in casa Ugl, a Sanremo, con l'elezione del nuovo segretario aziendale Fisascat-Cisl del Casinò, carica che è stata attribuita, appunto all'ex segretario aziendale dell'Ugl Terziario Marilena Semeria, fuoriuscita dal sindacato dopo una serie di contrasti con il nazionale, a cominciare da quelli con il coordinatore nazionale Ugl Terziario Case da gioco Roberto Spina. Ne sono uscite una serie di prese di posizione, spesso accese, tra cui spicca quella del segretario nazionale dell'Ugl Terziario, Luca Malcotti che, al di là dell'appropriatezza o meno al caso in questione, brilla per saggezza. Il segretario nazionale del sindacato di categoria ha infatti invitato chi fa sindacato a occuparsi di strategie e di temi che stanno a cuore ai lavoratori, anziché fare dei personalismi. Si tratta di un invito che, al di là delle vicende sindacali recenti, sulle quali non è intenzione soffermarci in questa sede, può essere tranquillamente esteso anche alle gestioni e alle proprietà.

Il settore dei casinò, abbastanza limitato in Italia dal punto di vista numerico, sconta, proprio a causa delle sue dimensioni, l'effetto 'Beautiful'. Ossia, ci sono spesso gli stessi personaggi che tornano e ritornano, a volte il location o in cariche differenti. E come nella soap opera, talvolta è parso che i protagonisti abbiano tempo e voglia solo di occuparsi dei loro fatti personali (in realtà, in Tv soprattutto sentimentali) anziché della migliore gestione del business. In questo clima di contrapposizione, spesso alimentato anche dalla politica (che si basa anch'essa sulla contrapposizione tra maggioranza e opposizione), dei segnali di maturità e di pace sembrano cogliersi all'orizzonte. Federgioco ha finalmente deciso di pubblicare mensilmente i dati dell'andamento delle quattro case da gioco. I dati della discordia, verrebbe da dire se si considerano le tante polemiche che ci sono state in passato e i veti posti da coloro che erano contrari alla loro diffusione. Sempre Federgioco, che ha il compito di sviluppare sinergie, ha avviato dei tavoli di lavoro su tematiche specifiche, come l'antiriciclaggio, che sono fondamentali per il buon andamento e la buona immagine dei casinò, specie in un momento in cui gli stessi sono magari guardati con sospetto in riferimento alla loro redditività, ma assai meno che in passato per quanto riguarda il loro presunto legame con la criminalità. Sembra dunque che nelle relazioni tra i casinò si sia finalmente imboccata la via del superamento dei personalismi, un elemento decisamente positivo e segnale di maturità, se non altro nella considerazione che forse i casinò possono essere più alleati che nemici.

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