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Consiglio Vda, La Torre: 'Casinò Vallèe, serve riorganizzazione totale'

09 gennaio 2017 - 16:13

In 2a commissione al Consiglio Vda audizioni sul Casinò della Vallèe: per il presidente Leonardo la Torre necessaria riorganizzazione, nuovi incontri il 16 gennaio.

Scritto da Redazione
Consiglio Vda, La Torre: 'Casinò Vallèe, serve riorganizzazione totale'

 

 

"La Commissione è stata travolta da una serie di informazioni e di indicazioni. I tre soggetti, auditi singolarmente, convergono su di un punto, ossia che è necessaria una riorganizzazione totale della Casa da gioco, sia sotto il profilo manageriale, sia sotto l'aspetto dell'organizzazione del gioco sia sotto quello del progetto, altrimenti non c'è nessuna possibilità di ripartenza". Lo dichiara Leonardo La Torre, presidente della II commissione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, a margine delle audizioni di Pietro Conca, ex direttore della Casa da gioco dal 1983 al 1988, l'ex direttore generale Luciano Natta e l'ex amministratore unico Luca Frigerio, tenutesi oggi, 9 gennaio, in merito all'ordine del giorno approvato il 13 dicembre 2016 sull'impegno del Governo regionale alla presentazione di un piano di riorganizzazione della Casinò de la Vallèe Spa.


"Hanno poi osservato che la scelta della privatizzazione, che può avere un senso, non coincide con quella della riorganizzazione: si tratta, infatti, di due strade diverse e bisognerà decidere prioritariamente quale intraprendere. Conca, Natta e Frigerio hanno poi evidenziato che la situazione attuale è frutto di scelte sbagliate del passato, con azioni che sono state anche pesantemente influenzate dalla politica, ma che i tempi di reazione a questo punto devono essere brevi e delle decisioni dovranno essere assunte", prosegue il presidente della Commissione.

"La Commissione - aggiunge La Torre - ha poi rilevato che vi è un'incongruenza tra una serie di dati: i piani di sviluppo del Casinò presentati in Consiglio regionale non si sono avverati e le risorse previste per i piani di rilancio sono state notevolmente incrementate.
A fronte di questo scenario, le forze politiche vogliono riservarsi un momento di riflessione al loro interno per metabolizzare tutte le informazioni e poi giungere a delle conclusioni. Lunedì prossimo 16 gennaio proseguiremo con altre audizioni per definire ulteriormente il quadro della situazione".
Dovrebbero essere auditi consulente Moreno Occhiolini, del manager del Casinò di Campione Carlo Pagan, dei commercialisti Edo Chatel e Claudio Vietti, degli assessori Aurelio Marguerettaz (con delega alla casa da gioco ai tempi dell'acquisizione immobiliare del Grand Hotel Billia) e Ego Perron e del presidente della Regione Augusto Rollandin.

In particolare, secondo Pietro Conca, il Casinò di Saint-Vincent potrebbe uscire dalla crisi solo attraverso il "concordato preventivo in continuità di gestione": unico modo per "trovare nuovi finanziamenti bancari, superare il rischio di censure da parte della Corte dei Conti e continuare la normale gestione in modo da avviare con gradualità, ma con tempestività il programma di rilancio". Conca ha poi espresso riserve sull'operato degli ultimi manager della casa da gioco valdostana: su Luca Frigerio, da lui definito il "vero responsabile del dissestro attuale", quanto su Gianfranco Scordato, direttore generale fino al 31 dicembre scorso, "un direttore generale certamente dotato di buona competenza da direttore giochi, ma privo, viceversa, di esperienza professionale e capacità come amministratore-direttore generale con la complessità della Saint-Vicent Casinò Resort".
 
Secondo Luciano Natta infine, "la partita è ancora tutta da giocare: serve organizzare meglio il casinò, le possibilità ci sono tutte e non si può lasciare quanto investito".

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