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Offerta di gioco e trend dei ricavi, matrimonio possibile?

18 gennaio 2018 - 08:53

Secondo l'analista di gaming Mauro Natta l'introduzione di nuovi giochi giova all'aumento degli introiti dei casinò.

Scritto da Mauro Natta
Offerta di gioco e trend dei ricavi, matrimonio possibile?

Non è il caso di andare troppo indietro negli anni, intendo al 1981 quando furono introdotti per la prima volta in Italia, al Casinò di Saint Vincent, i cosiddetti giochi americani.
In quella occasione l’offerta fu certamente incrementata così come nell’agosto del 1999, a Venezia, fu aperta la sede di Ca’ Noghera.
Non desidero prendere gli esempi citati perché sarebbe semplicistico coniugare l’incremento dell’offerta a quello dei ricavi. È mia intenzione, piuttosto, notare come dai giochi americani si attendeva la diminuzione del personale in rapporto ai tavoli; ma solo en passant.
Nel 1994 il mercato nazionale raggiungeva 287,5 milioni dei quali solo (si fa per dire considerando l’incidenza rilevata nel 2017) 105 derivanti dalle slot.
Nel 2002 lo stesso mercato – complice Ca’ Vendramin – arrivò a 532,6 milioni con 308,6 milioni addebitabili alle slot.
Nel 2008 il mercato nazionale scende a 494,9 milioni, di questi, per slot, 301,3.  Si arriva al 2013 con un totale di 308,4 e 184,4 ascrivibili alle slot. Ma quali sono stati i giochi nuovi introdotti nei Casinò?
Nel 1994 la fair roulette era in esercizio solo a Saint Vincent, il black jack in tutte le quattro Case da gioco (totale 13,3 milioni). Solo a Saint Vincent troviamo la roulette americana, il craps ed il punto banco.
Nel 2002 osserviamo che la roulette americana ha avuto un timido accenno a Venezia e Campione. Il punto banco e il craps resistono ancora soli a Saint Vincent.
Si giunge al 2017 con la roulette americana solo a Saint Vincent e il craps a Saint Vincent e a Campione.
La fair roulette passa da 11,3 milioni nel 1994 a 12,9 nel 2013; la roulette americana da 21,5 a 4,2; il craps resta più o meno invariato; il black jack da 13,3 a 17,7; il punto banco da 1,6 a 23,8; le slot malgrado il divieto di fumo poi rientrato in parete e la concorrenza da 105, a 184,5 milioni.

L'ESERCIZIO 2017 - Ora ci dedichiamo all’esercizio appena chiuso, il 2017. E più di ogni altra considerazione, senza passare dai singoli ricavi, mi preme osservare la quota di mercato che ciascun gioco ha fatto rilevare, bene inteso nel mercato nazionale.
Chemin de fer 2,78 percento (non è presente a Sanremo), trente et quarante 0,67 percento (non è presente a Sanremo e Venezia), poker (compresi tornei) 3,85 percento, roulette francese 6,41 percento, fair roulette 8,52 percento, roulette americana (solo a Saint Vincent) 0,41 percento, black jack 5,40 percento, craps (solo a Saint Vincent e Campione, seven eleven) 0,41 percento, punto banco 6,92 percento, slot 64,23 percento.
Sicuramente non è assolutamente il caso di confrontare i dati che precedono con il 1994, ma, a ben vedere - invitando ciascuna Casa da gioco a prendere visione dei propri in successione da quando hanno introdotto i giochi nuovi perché così mi piace chiamarli in opposizione a quelli tradizionali – non si può non ammettere che l’incidenza dei ricavi derivanti dalle slot ha assunto una enorme rilevanza.
Quanto sopra, dopo aver osservato attentamente le percentuali di ciascun gioco quale incidenza sul totale del mercato, mi induce a riflettere sull’abbinamento giochi nuovi-incremento dell’offerta-possibilità di incremento dei ricavi.
Non è detto che l’ipotesi appena descritta si realizzi con certezza matematica; una cosa è sicura: tentar non nuoce. Tanto più che non necessita di aumento del personale in quanto tutti i tecnici sono in grado di maneggiare egregiamente ogni tipologia di gettoni.
L'AUTORE – Mauro Natta è stato segretario nazionale dello Snalc e ha lavorato nei casinò di Saint Vincent e di Venezia.
 

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