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Unificazione contratti a St. Vincent: meglio tardi che mai!

06 ottobre 2017 - 09:08

L'analista di gaming Mauro Natta esamina l'intento aziendale, al Saint Resort & Casino, di unificare i contratti di lavoro esistenti.

Scritto da Mauro Natta
Unificazione contratti a St. Vincent: meglio tardi che mai!

Finalmente, dopo ventidue anni e qualche mese, ho letto che al Saint Vincent Resort & Casino si intende realizzare l'unificazione dei contratti di lavoro esistenti: giochi francesi e giochi americani.

Mi pareva allora, prima della fine del 1994 (la gestione della casa da gioco era passata in capo alla Regione il 1° luglio del 1994) che la sussistenza di due contratti fosse un qualcosa che aveva poco costrutto continuare.

Da quando ho acquisito un discreta esperienza sono e sarò sempre un sostenitore della multifunzionalità degli addetti alla produzione per le seguenti motivazioni: è il tramite più efficace e meno dispendioso per una corretta applicazione del principio di adeguare la domanda all'offerta; è l'unico modo affinché giochi simili possano essere svolti dal medesimo personale che corre, come si diceva ai miei tempi, per la bianchi; è un validissimo e, sono certo, apprezzato servizio rivolto alla clientela che frequenta, ad esempio, lo chemin ed il punto banco; una clientela solitamente medio alta e/o d'élite e a prezzo zero; è un mezzo validissimo e provato per migliorare la produttività. Personalmente ho avuto modo di riscontrarlo.

Di multifunzionalità, collegata al più volte richiamato e doveroso principio sulla domanda e offerta, si accenna nel piano di ristrutturazione; del miglioramento dei servizi alla clientela che ne conseguirebbe si legge nello stesso piano, mentre, invece, dell'unificazione dei contratti di lavoro - questo è quanto ne ho dedotto - si può soltanto avere un'idea tra le righe.

Sicuramente il processo di trasformazione teso alla multifunzionalità ha tempi lunghi, abbisogna di corsi di formazione e di riflessioni sul tema quale incentivi economici e, più ancora, percorsi di carriera. Relativamente all'unificazione dei contratti di lavoro la conclusione è, al contrario, rapida.
A mio personale parere si rende sempre più necessario - oserei dire indispensabile - la presenza di un grande conoscitore di gioco che possa indirizzare nel modo più adatto e rispondente al momento la produzione.
Da parte mia e, credo, di tutti i miei ex colleghi (pensionati o meno) e di chi ha sempre sostenuto l'utilità diretta e indiretta della casa da gioco sul territorio, questo è un passo decisivo nella - lo ritengo tale - giusta direzione.
L'AUTORE - Mauro Natta è stato segretario nazionale dello Snalc e ha lavorato nei casinò di Venezia e di Saint Vincent.
 

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