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Casino St. Vincent, è tempo di azioni concrete per il rilancio

22 agosto 2017 - 07:29

L'analista di gaming Mauro Natta evidenzia la necessità di attuare azioni concrete per il rilancio del Saint Vincent Resort & Casino.

Scritto da Mauro Natta
Casino St. Vincent, è tempo di azioni concrete per il rilancio

Sul Piano di ristrutturazione aziendale del Casinò de la Vallée ai sensi della legge regionale n. 2 del 10 febbraio 2017è dato leggere, a mio avviso e non solo, l’individuazione delle cause della situazione e quella dei rimedi. Ne riporto alcune parti tra virgolette.

I licenziamenti collettivi non si sono verificati e “le criticità temute quali l’insorgenza di problematiche in termini di organizzazione di servizi e qualità delle prestazioni alla clientela non avrebbero dovuto evidenziarsi. Il mercato del gioco in Italia negli ultimi anni non si è contratto ma si è notevolmente riposizionato, modificando gli scenari delle opportunità. Il Casinò non ha seguito tale evoluzione, rimanendo ancorato a canali di raccolta in calo. La concorrenza dell’offerta di gioco realizzata dai nuovi canali online e dalle sale Vlt, presenti in modo capillare in tutta la penisola, non è stata contrastata adeguatamente. Dal 2010 al 2016 il fatturato è sceso di oltre un terzo, ad una media ponderata di - 7,3 percento annui. L'impatto più critico è per i costi del personale, che sono scesi in valore assoluto di oltre 11,6 milioni di euro, ma che sono aumentati in modo sproporzionato rispetto al fatturato, da un 58,6 percento del 2010 a un 73,1 percento del 2016”.
Ecco alcuni passaggi che si possono leggere sul Piano e che mi lasciano scrivere su criticità e rimedi. Purtroppo, al momento, pare che la riduzione del costo del lavoro sia il fatto realmente accaduto! Molto probabilmente il sindacato lo ritiene poco e, ritrovandomi nel passato, lo posso anche condividere. Individuate le cause si aspettano, ragionevolmente, i rimedi; è più che normale.

Non è certamente il trend degli ultimi mesi o, ancora peggio, il confronto di un mese dell’anno in corso con lo stesso mese dell’anno precedente, che sono in grado di controbattere le dichiarazioni delle Ooss con conseguenti stati di agitazione.
Con estrema sicurezza si può affermare che la tendenza negativa è stata sostituita da una di segno opposto. Ciò è possibile verificare se i conteggi e relativi raffronti di propongono con periodi di dodici mesi consecutivi.
Come altre indicazioni, anche la tendenza è un risultato matematico e l’osservazione di detto fattore dura da qualche lustro da parte di chi, ormai per hobby, di case da gioco.
Ad un periodo buono ne segue uno meno buono o cattivo ed è per prevenire in parte il secondo che necessita attivarsi al più presto possibile.
Si legge ancora: “Il Piano riflette una crescita annua del fatturato pari al 2,9 percento (Cagr 2016-21) … Tale crescita sarà sostenuta, in particolar modo, dagli investimenti commerciali, di marketing e di manutenzione, che si prevede di effettuare nell’arco di Piano… e dall’introduzione di nuove figure professionali attualmente mancanti”.
Tutti buoni propositi, non c’è dubbio, che portano a una previsione di ricavi complessivi che vedono nel 2017 62,3 milioni, nel 2018 67,5 milioni e nel 2019 70,3 milioni e un risultato d’esercizio di – 17,9 milioni nel 2017, nel 2018 – 8,7 milioni e nel 2019 più 2,03.
Pare corretto, stando così le cose, che quanto messo in opera sino ad ora possa ragionevolmente far pensare ad una azione, almeno temporaneamente, insufficiente.
L'AUTORE - Mauro Natta è stato segretario nazionale dello Snalc e ha lavorato nei casinò di Saint Vincent e di Venezia.
 

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