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Vincite al Casinò, tra rischi e fortuna al tavolo verde

24 giugno 2017 - 09:15

Una guida affinchè il divertimento, nei casinò, resti tale, tra vincite e rischi.

Scritto da Marco Fiore
Vincite al Casinò, tra rischi e fortuna al tavolo verde

L’aspetto più positivo che può caratterizzare un incontro con il gioco d’azzardo è certamente una vincita. Partiamo dunque da un presupposto, diremmo incontestabile: al Casinò si vince! Però, attenzione, giocare d’azzardo è, e deve essere, un divertimento, Troppe volte abbiamo precisato che il gioco non è il mezzo per cambiare la propria vita, quanto piuttosto un modo per regalarsi una pausa dimenticando lo stress che caratterizza il vivere quotidiano. Allo stesso modo abbiamo precisato, per non dire predicato, che si deve giocare responsabilmente, destinando al gioco risorse economiche commisurate alle proprie possibilità di spesa per il divertimento. Ancora una regola: nel caso in cui andiamo incontro a ripetute sessioni di gioco negative, mai cercare rivincite, quindi accontentarsi invece del tempo trascorso a sfidare la fortuna, ancorché si sia magari rivelato breve rispetto alle nostre aspettative.
Torniamo da dove siamo partiti, quindi all’affermazione che al Casinò si vince, è vero, capita a tutti, tutti i giorni, purtroppo non sempre ci accontentiamo e di fronte a una vincita ci facciamo ingolosire dalla possibilità di vincere ancora. Non bisogna mai dimenticare che il tempo di gioco rappresenta la variabile più favorevole per il banco, quindi per il Casinò. Il numero di eventi ai quali possiamo partecipare è molto elevato, per di più in un lasso di tempo molto limitato. Ne consegue che è facile perdere il controllo e mettersi a rincorrere il banco. Non esiste approccio più sbagliato per vanificare quella voglia di divertimento che ci ha originariamente spinto ad entrare in una Casa da gioco. A questo punto ci pare opportuno toccare un altro aspetto, sempre legato alle vincite, di cui poco abbiamo parlato, le vincite cosiddette contestate. In estrema sintesi, stiamo giocando, ma al momento del pagamento, un altro giocatore reclama la nostra vincita, oppure, presi dal vortice del gioco, siamo noi stessi a reclamare una vincita che siamo assolutamente certi ci spetti, ma che qualcun altro afferma essere sua.

Prima dell’avvento dei sistemi di video sorveglianza all’interno dei Casinò, episodi come quelli sopra descritti erano molto frequenti, complice anche un’affluenza ai tavoli da gioco, ahimè, di molto superiore rispetto a quella che si registra attualmente. La soluzione delle cosiddette contestazioni era demandata alla catena di comando molto ben organizzata in termini di responsabilità che caratterizzava, e caratterizza tuttora, la gestione del gioco all’interno di un Casinò. Punto di forza della soluzione del problema è sempre stata la professionalità del croupier, che, oltre ad essere attento, memorizzava i comportamenti dei giocatori, le preferenze degli stessi nel consegnargli le puntate. In presenza di elevati volumi di gioco, non tutte le puntate però transitano dalle sapienti mani dei croupier, spesso il giocatore, per approfittare dell’ultimo attimo per puntare prima del “rien ne va plus” (alla roulette), le piazza direttamente sul tappeto verde. In alcuni casi diventa pertanto impossibile ricostruire la dinamica delle puntate, inevitabile pertanto, soprattutto nei tempi passati, proporre ai clienti in contestazione di dividersi equamente la vincita. Questa opzione non è mai stata accolta con favore dai giocatori, d’altronde era loro la responsabilità di non aver accettato, come regola consiglia, di essere assistiti dal croupier.
Negli Usa il problema è stato pragmaticamente risolto, ogni giocatore che si avvicina al tavolo – sempre di roulette stiamo parlando – riceve una dotazione di fiches di uno specifico colore che solo lui può giocare. Un modo tutto sommato semplice per evitare contestazioni. Il modello è stato importato in Europa nei primi anni ’80, quando fece la sua comparsa per la prima volta la Roulette Americana, quella con il doppio zero, in particolare al Casinò di Saint-Vincent. Presto lo stesso sistema di gestione del gioco fu applicato alla variante Francese dello stesso gioco, abbandonando i grandi tavoli per passare a quelli più piccoli denominati Fairoulette. La vera rivoluzione è però arrivata con i sistemi di video sorveglianza, che hanno ridotto drasticamente il verificarsi di contestazioni. Ogni colpo può essere ricostruito con assoluta precisione in caso di discussione tra giocatori. Senza dimenticare il deterrente che le telecamere rappresentano per i truffatori che artatamente in passato creavano contestazioni ai tavoli da gioco, con la speranza di intascare se tutta, almeno la metà di una vincita.
L'AUTORE – Marco Fiore fa parte della direzione commerciale del Saint Vincent Resort & Casino.
 

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