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Pagan in II commissione: 'Su segmento slot non c'è competizione tra casinò'

16 gennaio 2017 - 12:17

L'intervento di Carlo Pagan, presidente Federgioco e vicepresidente Eca, in seconda commissione Affari generali del Consiglio Valle.

Scritto da Anna Maria Rengo
Pagan in II commissione: 'Su segmento slot non c'è competizione tra casinò'

Lo stato dell'arte del settore dei casinò in Italia e in Europa è stato al centro della relazione in audizione, in seconda commissione Affari generali del Consiglio Valle, del presidente di Federgioco e vicepresidente Eca Carlo Pagan.

Nel suo intervento, Pagan, ha seguito un percorso basato sul l'interpretazione dei dati di mercato nell'ultimo decennio, valorizzando, in particolare, la "generazione di traffico" nel casinò come fattore critico di successo , comparabile al Crm sui "grandi clienti", e, sempre più, alla capacità di diversificare nell'e-gaming, tutto ciò in una logica di marketing multi target.

Inoltre, Pagan ha ricordato come i casinò nazionali , non siano in concorrenza per quanto riguarda il segmento slot e pertanto un'alleanza strategica è sempre possibile e auspicabile.
Sul fronte 'struttura' ha sottolineato l'assoluta importanza delle figure apicali, amministratori e direttori generali,  professionisti che possono realmente "fare la differenza".

Il problema attuale, a suo dire, è quello di definire uno standard di selezione. Un aiuto riferito al mondo pubblico, da adattare al mondo del gioco, è, secondo Pagan, la recente normativa (2016) definita per le direzioni generali nel sistema sanitario nazionale, secondo la quale sono richiesti i 65 anni di età massima, la laurea vecchio ordinamento o magistrale nel nuovo ordinamento, 5 anni di esperienza in ruoli apicali nel 'settore' o 7 anni se 'fuori settore'. Si richiede inoltre un criterio di coerenza tra la dimensione dell'azienda dove si è maturata l'esperienza (in questo caso è centrale l'esperienza nel settore privato marketing oriented) e quella rispetto alla quale ci si candida (fatturato/numero dipendenti), e viene positivamente valorizzata l'esperienza di docente universitario o in master.
La normativa, che Pagan reputa "veramente ben fatta", prevede la creazione di un albo, che consente di depennare coloro subiscano una condanna connessa all'esercizio dell'attività professionale.

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