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Pagan: “Non si usi casinò a fini strumentali”

20 ottobre 2014 - 07:54

“Di fronte alle ultime lamentele dei consiglieri comunali Roberto Salmoiraghi e Alfio Balsamo, inviate al prefetto di Como Bruno Corda, non posso non intervenire commentando sia le mie dichiarazioni alla trasmissione di Rai 3 Millennium che l'andamento dell'azienda che dirigo”.

Scritto da Anna Maria Rengo

È quanto afferma l’amministratore delegato del Casinò Campione d’Italia, Carlo Pagan, che così prosegue: “Non posso però non considerare come il ‘teatrino della politica’ stia usando per l'ennesima volta il Casinò, unica vera risorsa cittadina, a meri fini strumentali. È necessario però avvertire il signor Salmoiraghi che più cercherà di ‘fare le pulci’ all'azienda (cosa più che legittima, rispetto alla quale non mancherà mai la nostra risposta puntuale e precisa) più farà crescere un forte senso di anti-politica. Ma come, durante il suo mandato da sindaco si davano milioni ad una società di marmi per spettacoli fasulli al casinò e per portare il denaro all'estero e adesso si fa paladino della buona gestione? Magari con una condanna passata in giudicato da parte della Corte dei Conti? Basta! Qualcuno prima o poi deve avere il coraggio di dire basta! L'Italia queste cose non le vuole più vedere! Ad ogni modo, al di fuori di qualsiasi oziosa strumentalità, sono disponibile a qualsiasi chiarimento per chiunque e in qualsiasi contesto, pubblico o privato”.

 

L’INTERVISTA A MILLENNIUM - Scendendo nel dettaglio delle dichiarazioni alla trasmissione Tv “intervengo sui punti più salienti, notando come di un'intervista di quasi venti minuti si sia estrapolata solo qualche dichiarazione di qualche secondo. Circa il livello salariale di un dipendente del settore gioco con buona anzianità è stato totalmente omessa (ma facilmente recuperabile) la mia dichiarazione che in Svizzera il livello di povertà di un nucleo familiare è di 4.000 franchi al mese. Tornando al dato da me indicato di 5.000 franchi mese per un dipendente di gioco (americano) fa riferimento (anche questo omesso) a una retribuzione media (tra vertice e operativo) non in regime di solidarietà. Circa il livello di ‘confronto politico’ che ricorda quello di un comune medioevale facevo riferimento all'estrema passione politica dei ‘contendenti’ senza nessuna valenza negativa. Sul fatto che il Casinò non sia in perdita, credo di averlo spiegato centinaia di volte, anche a Gioconews.it. La gestione caratteristica nel 2013 ha prodotto una redditività di 20 milioni di euro. Un dato ai livelli massimi del settore in Italia. Se l'azienda fosse soggetta ad una normale tassazione nazionale avrebbe avuto un utile netto di circa 10 milioni di euro. Tutti noi sappiamo però che il contributo al comune è di oltre 40 milioni di euro annui. Pertanto l'azienda deve presentare dei progetti industriali all'istituto bancario partner per ottenere affidamenti nel mentre vengono implementate politiche di riequilibrio finanziario. La firma sugli affidamenti a favore del Casinò vengono sottoscritti da me, come amministratore delegato. E questo garantisce al Comune le risorse per continuare ad offrire gli elevati standard di qualità della vita esistenti. Proprio per questo invito Salmoiraghi, Balsamo e i più strenui contestatori a riflettere su questo punto”.

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